giovedì 28 marzo 2024   ::  
      

"IN NOME DEL POPOLO MERIDIONALE"         

  

 

 

 

Manifesto EFA per le Elezioni europee 2019

 

 

 http://www.e-f-a.org/home/

 

L'Altro Sud-UDS già membro  del Partito europeo dell'EFA (European Free Alliance) e dell'APL(Alleanza dei Popoli liberi). Aderisce al gruppo dei partiti autonomisti nazionali per un "Patto di Autogoverno". Collabora con l'Istituto Internazionale per il Regionalismo e il Federalismo presso Monaco di Baviera 

Video

L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

Per ricevere informazioni sulle nostre iniziative e per lasciare commenti sul Forum , Vi chiediamo di iscriverVi al sito e lasciare il Vostro indirizzo e mail, cliccando qui.  Scrivete, com'è diventato di abitudine,  direttamente le Vostre valutazioni e idee nei commenti agli articoli del Blog. Per qualunque informazione o contatto scrivi al seguente indirizzo: laltrosud@laltrosud  

 

Seguici su facebook

 

CALABRIA NEL CUORE

ABRUZZO NEL CUORE

CAMPANIA NEL CUORE

SICILIA NEL CUORE

LA PUGLIA NEL CUORE 

LUCANIA NEL CUORE 

SARDEGNA NEL CUORE  

  

 

 

   
 Stampa   
 La bustina suddista    
   
 Stampa   
 BELSUD news    

L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
 Stampa   
 Siti di riferimento collegati    

 APL (Alleanza Libera dei Popoli)

  EFA  (European Free Alliance)

Esquerra  (Esquerra Republicana de Catalunya:partito nazionalista progressista Catalano)

BNG (Bloque Nacionalista Galego:partito nazionalista progressista Galiziano)

BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)

SNP (Scottish National Party: partito nazionalista progressista Scozzese) 

di Lerro Giorgio

 

 

"STEFANO" Prodotti di alta qualità

   

 _______________________________

VIDEO 

Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
 Stampa   
 Video    

Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
 Stampa   
 LIBERA    

L'ALTRO SUD aderisce a

   
 Stampa   
 Traditional Minorities    

 

 

Mission

"United in diversity", states the European Union. The European Parliament needs to guarantee that we live up to that statement and defend our diversity, a diversity which is best measured by the well being of Europe’s national and linguistic minorities.

Role of the Intergroup
The Intergroup serves as an open forum for exchanging ideas and views on the situation and future of traditional minorities, national communities and languages. In order to promote awareness and understanding of minority issues in Europe, the Intergroup serves as a meeting point for political groups, European institutions, non-governmental organisations and minority representatives. 
   
 Stampa   
      

 

Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

coordinamento.nazionale@laltrosud.it 

   
 Stampa   
 VIVI IL SUD    

ORA PENSIAMO A NOI. Diamo forza alle nostre realtà produttive.

Dei prodotti che i cittadini meridionali acquistano, solo il 6% è made in Sud. Un consumo più consapevole potrebbe ribaltare il destino della nostra terra.

Ti invitiamo a comprare, dove è possibile, prodotti del nostro Sud o fare una vacanza nelle nostre bellissime regioni. Inviaci il tuo nome, costruiremo insieme, con orgoglio, un grande esercito di cittadini che, amando la propria comunità, scende in campo concretamente per difendere l'occupazione e la ricchezza di tutto il Mezzogiorno. 

Inviaci la tua adesione a:

laltrosud@laltrosud.it

   
 Stampa   
 VIDEO    

Intervista ad Antonio Gentile (presidente L'ALTRO SUD)

   
 Stampa   
      

 

l'Altro Sud - Uds è anche su

Per accedere alle pagine di Facebook bisogna essere registrati. Chi è interessato, può farlo cliccando qui.

Gruppi su facebook promossi da l'Altro Sud-Uds:

L'ALTRO SUD!

Salviamo lo stabilimento FIAT di Pomigliano d'Arco

Forza Napoli...in tutti i sensi!

Caserta non è solo camorra e "monnezza"

 Ci bastava Caligola a fare senatori i cavalli!

   
 Stampa   
 UsersOnline    
Iscritti Iscritti:
L'ultimo utente Recente: WendellEmert
Nuovi utenti di oggi Nuovi utenti di oggi: 0
nuovi utenti di ieri Nuovi utenti di ieri: 0
Utenti contati Complessivamente: 50206

Persone On-line Persone Online:
Visitatori Visitatori: 6
Membri Iscritti: 0
Totale Totale: 6

Online adesso Adesso Online:
   
 Stampa   
 New_Blog    
Devi loggarti ed avere i permessi per creare o modificare un blog.
   
 Stampa   
 Blog_List    
   
 Stampa   
 RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    
Luogo: BlogsL'ALTRO SUD    
Inviato da: 242658@aruba.it 04/02/2013 19.11

RIPRENDIAMOCI CARDITELLO

 La cancellazione della memoria storica di una comunità, come quella meridionale, è funzionale al suo annientamento e alla sua perdurante sottomissione. Salvare i simboli delle nostre radici vuol dire recuperare la dignità e l'orgoglio della nostra nobile identità.

Il Sito Reale di Carditello, ubicato nel Comune di San Tammaro, a metà strada tra Napoli e Caserta, oltre a essere una delle più importanti opere di architettura neoclassiche della Campania (realizzata da Francesco COLLECINI, con affreschi di Jacob Philipp HACKERT), in quasi un secolo di lavoro ha rappresentato un laboratorio innovativo per la produzione della mozzarella, l’allevamento di cavalli, bufale e vacche e la coltivazione di cereali, foraggi, legumi, canape e lino. Strutturata come vera e propria azienda, Carditello fu organizzata secondo i moderni sistemi agronomici del tempo, che prevedevano l’integrazione tra allevamento e agricoltura, seguendo in ciò i dettami delle teorie agronomiche sviluppate dai movimenti riformatori lombardi e toscani, e una prassi già in uso nel resto della penisola, cui aderirono anche gli intellettuali formatisi alla scuola del Genovesi ed interessati ai miglioramenti economici del regno di Napoli. Carditello era immerso in una vasta tenuta ricca di boschi, pascoli e terreni seminativi, e si estendeva su di una superficie di 6.305 moggia capuane, corrispondenti a circa 2.100 ettari. Era animato da un discreto numero di persone dedite alla conduzione dell'azienda. Era uno dei siti reali che si fregiava del titolo di "Reale Delizia" perché, nonostante la sua funzione di azienda, offriva una piacevole permanenza al re e alla sua corte per le particolari battute di caccia che i numerosi boschi ricchi di selvaggina permettevano.

Il fabbricato è stato costruito dall'architetto Francesco Collecini, allievo e collaboratore di Luigi Vanvitelli. L'area antistante, formata da una pista in terra battuta che richiama la forma dei circhi romani, abbellita con fontane, obelischi ed un tempietto circolare dalle forme classicheggianti, era destinata a pista per cavalli.

Con la Reggia di Caserta, il Belvedere di San Leucio, l’Acquedotto Carolino e gli altri Siti Reali della corona borbonica, Carditello si inseriva in un organico disegno di sviluppo del territorio, della promozione dell’agricoltura e delle industrie del regno delle Due Sicilie. Nel 1833 raggiungeva un’estensione di circa 2000 ettari.

Dopo l’unità d’Italia la Tenuta passò alla casa reale dei Savoia e nel 1919 fu donata all’Opera Nazionale Combattenti, con conseguente lottizzazione dei terreni. Dal ‘52 è patrimonio del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno e recentemente, dopo gli sporadici finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno e della Regione Campania, è intervenuto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che, seppur in assenza di un progetto complessivo di rilancio, è intervenuto con un restauro parziale della tenuta borbonica, destinando alla sua cura i fondi del gioco del Lotto.

Negli ultimi anni, la cronaca relativa al sito di Carditello è un susseguirsi di storie di degrado, abbandono e di impegni mancati. Il meraviglioso monumento, al centro di una vasta campagna, è circondato da strade prive di segnaletica e da centri urbani fortemente a rischio per la presenza della malavita organizzata.

Nonostante le dichiarazioni di intenti e gli impegni assunti dalle Istituzioni pubbliche locali e nazionali, il Sito Reale di Carditello attende ancora una precisa destinazione d’uso e un intervento complessivo di rilancio, inserito nell’area territoriale di riferimento e nell’ambito più generale del futuro disegno di sviluppo provinciale e regionale.

Attualmente, infatti, pur essendo sottoposto a vincolo di tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il complesso di Carditello – che si estende su un terreno di circa mq. 55.000, si compone di un edificio centrale, di otto torri e di dodici capannoni per un totale di superficie utile di mq. 13.124 – per effetto di titoli creditizi vantati dal Sanpaolo-Banco di Napoli nei confronti del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, rischia di essere venduto all’asta, privando in tal modo la collettività di un bene culturale pubblico di straordinario valore.

Alessandro Manna - Paola Esposito

www.laltrosud.it

 


 

Permalink |  Messaggio di ritorno

Commenti (11)   Aggiungi Commento
Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Rivoluzione Civiile a 04/02/2013 19.30
“Proprio perché noi siamo disponibili alla costruzione di una alternativa di governo, ma siamo altrettanto fermamente indisponibili a ogni accordo con chi persegue politiche opposte alle nostre, Rivoluzione Civile rappresenta oggi il vero voto utile per impedire che si realizzi il progetto sciagurato, già annunciato e temo per molti versi già deciso, di un governo Pd-Monti”.

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Luca a 04/02/2013 20.01
E' un luogo meraviglioso che ho potuto visitare di passaggio e spero che venga salvato presto. Se non intervengono le istituzioni meglio affidarlo ad un privato garantito che lo aprirà al pubblico.

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Nix a 04/02/2013 22.38
Il Sanpaolo Banco di Napoli vanta crediti verso il Consorzio di Bonifica dl Bacino inferiore del Volturno ma al contempo finanzia il Teatro alla Scala di Milano. La missione di una banca dovrebbe essere quella di favorire lo sviluppo locale ma evidentemente si preferisce riversare parte dei ricavi verso altri territori, venendo così meno agli obiettivi di fondo di un istituto di credito. Oltretutto il finanziamento del teatro milanese risulta ancora più incomprensibile, visto che nel territorio di utenza del Banco di Napoli esiste il regio Teatro San Carlo, ben più antico del massimo lombardo.

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Catello a 05/02/2013 17.21
Eh,Eh! Che ti aspettavi Nix da una banca che si chiama Sanpaolo e che viene da Torino a prendersi i nostri soldi. Un paese civile non lascerebbe un patrimonio culturale come Carditello in quelle condizioni. Sono degli infami sia loro che le nostre istituzioni locali che se ne fregano della cultura e della storia.

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Teresa a 05/02/2013 19.44
'La devastazione è così totale, così umiliante, così continua da diventare un simbolo dell'umiliazione della legge e della dignità dello Stato: cioè di noi tutti. Non è incuria, né solo rapina: è piuttosto una distruzione volontaria, tenace e pianificata.'

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Susy a 05/02/2013 22.05
Forza ragazzi che siete il laboratorio del nuovo Mezzogiorno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!<br>.....cini

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Matteo a 06/02/2013 17.06
La reggia di Carditello, il monumento più difeso e vituperato della storia d’Italia, passa da un’asta all’altra senza che nessuno la compri. Dieci milioni di euro, tanti ma neanche troppi, in fondo. A questo punto ciò che serve, subito è la costituzione ufficiale di una Fondazione. Se ne parla da anni. Tutti pronti per costituirla però cavilli e ritardi ne frenano il battesimo e intanto tutto muore.<br><br>

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Rivoluzione Civile a 06/02/2013 17.27
“Gratuità di alcuni farmaci di fascia C per le fasce più deboli: pensionati al minimo, disoccupati e persone con disabilità”. È la proposta lanciata da Antonio Ingroia".

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Ottavio Violante a 06/02/2013 20.24
Hanno scalpellato e rubato i camini antichi scampati alla razzia dei nazisti e quelli finto-antichi che avevano preso il loro posto. I pavimenti di cotto. I gradini di marmo di una delle due grandi scalinate centrali. Le acquasantiere della cappella, spaccate durante la rimozione così da lasciare osceni spuntoni che escono dal muro. I simboli in marmo dei Borbone. Pezzi di affreschi di Jacob Philip Hackert e Fedele Fischetti staccati dalle pareti con la stolta e criminale imperizia di analfabeti attirati dall'idea di farsi qualche centinaio di euro vendendo questi ritagli sul mercato nero o a qualche capozona dei Casalesi. Una rapina quotidiana. Incoraggiata per qualche tempo dalla stupidità della macchina burocratica dei Beni culturali che solo nel 2004 e cioè un anno dopo il pignoramento giudiziario del 2003, si è accorta (incredibile ma vero) di non avere mai messo un vincolo monumentale su questa sontuosa ma ammaccata dimora che i Borbone chiamavano «Real Delizia». E così, di settimana in settimana, sotto gli occhi esterrefatti di quanti amano il nostro patrimonio e devono assistere impotenti alla sua disfatta, la tenuta di Carditello è stata abbandonata a se stessa. Senza uno straccio di manutenzione. Aggredita e divorata dalla vegetazione e dalla stupidità umana che cerca di cancellare la memoria del nostro Sud.

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da Giulia a 07/02/2013 18.10
SALVIAMO IL SUD! Uno studente su cinque scappa dal Mezzogiorno, in media 24.000 giovani ogni anno, dopo il diploma, decidono di iscriversi in un ateneo del Centro-Nord. E non solo. Sempre i migliori laureati, circa 18 mila all’anno secondo i dati Svimez, trovano lavoro e si trasferiscono al Centro-nord. Si salvi chi puo’ quindi da un Mezzogiorno avaro di opportunita’ e, a questo punto, anche povero di prospettive. Ogni anno, infatti, il Sud perde il 20% della sua popolazione universitaria potenziale, rivelandosi cosi’ incapace di attrarre studenti dalle regioni centro-settentrionali che migrano al Sud in meno del 2%. Piu’ in generale, e’ scarsa la capacita’ di tutti gli atenei meridionali.

Re: RIPRENDIAMOCI CARDITELLO    Da #melfi a 07/02/2013 20.15
Riprendiamoci la libertà di esistere


Nome:
Titolo:
Commento:
Aggiungi Commento   Annulla 
   
  
 Blog_Archive    
Archivio
<marzo 2024>
lunmarmergiovensabdom
26272829123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
1234567
Mensile
settembre 2021
dicembre 2020
novembre 2020
settembre 2020
aprile 2020
marzo 2020
febbraio 2020
gennaio 2020
maggio 2019
marzo 2019
gennaio 2019
novembre 2018
ottobre 2018
giugno 2018
maggio 2018
aprile 2018
febbraio 2018
novembre 2017
ottobre 2017
agosto 2017
maggio 2017
marzo 2017
febbraio 2017
dicembre 2016
settembre 2016
luglio 2016
gennaio 2016
dicembre 2015
novembre 2015
ottobre 2015
settembre 2015
agosto 2015
giugno 2015
maggio 2015
aprile 2015
marzo 2015
febbraio 2015
gennaio 2015
dicembre 2014
novembre 2014
ottobre 2014
settembre 2014
agosto 2014
luglio 2014
giugno 2014
maggio 2014
aprile 2014
marzo 2014
febbraio 2014
gennaio 2014
dicembre 2013
novembre 2013
ottobre 2013
settembre 2013
luglio 2013
giugno 2013
maggio 2013
aprile 2013
marzo 2013
febbraio 2013
gennaio 2013
dicembre 2012
novembre 2012
ottobre 2012
settembre 2012
agosto 2012
luglio 2012
giugno 2012
maggio 2012
aprile 2012
marzo 2012
febbraio 2012
gennaio 2012
dicembre 2011
novembre 2011
ottobre 2011
settembre 2011
agosto 2011
luglio 2011
giugno 2011
maggio 2011
aprile 2011
marzo 2011
febbraio 2011
gennaio 2011
dicembre 2010
novembre 2010
ottobre 2010
settembre 2010
luglio 2010
giugno 2010
maggio 2010
aprile 2010
marzo 2010
febbraio 2010
dicembre 2009
ottobre 2009
settembre 2009
agosto 2009
luglio 2009
giugno 2009
maggio 2009
aprile 2009
marzo 2009
febbraio 2009
gennaio 2009
dicembre 2008
ottobre 2008
   
 Stampa   
      

 

Ti riconosci solo nel Sud del sottosviluppo, della criminalità organizzata, del degrado socio-ambientale e degli atteggiamenti incivili?

NOI NO!
 
Noi c'identifichiamo nel Sud della gente onesta, operosa, intelligente, che è la maggioranza della popolazione meridionale.
 
Noi crediamo nel Sud della legalità, della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico.
 
Noi sappiamo che il Sud è stato tra i principali protagonisti della storia e della civiltà mediterranea ed europea.
 
 
PER DARE VOCE A QUEST'ALTRO SUD SCENDIAMO IN CAMPO!
   
 Stampa   
      

Morti per la LEGALITA'. Morti per la LIBERTA'. Morti per UN ALTRO SUD.

 

 

   
 Stampa   
Home :: Il Manifesto e le Nostre Idee :: Origini della Secessione Italiana :: Manifesto EFA per le elezioni europee 2019 :: L'identità meridionale :: I nostri impegni per il Sud :: La bustina suddista :: Comunicati stampa :: Video :: l'Altro Sud e l'Ambiente :: Hanno detto di Napoli :: Eventi ed Appuntamenti :: Forum :: Archivio Documenti :: Organizzazione e Contatti :: Tesseramento e Statuto :: Sostienici :: Elezioni Regionali 2010 - Comunali 2011 :: Elezioni Amministrative 2009
Copyright (c) 2007    ::   Condizioni d'Uso