Sunday, May 12, 2024   ::  
      

"IN NOME DEL POPOLO MERIDIONALE"         

  

 

 

 

Manifesto EFA per le Elezioni europee 2019

 

 

 http://www.e-f-a.org/home/

 

L'Altro Sud-UDS già membro  del Partito europeo dell'EFA (European Free Alliance) e dell'APL(Alleanza dei Popoli liberi). Aderisce al gruppo dei partiti autonomisti nazionali per un "Patto di Autogoverno". Collabora con l'Istituto Internazionale per il Regionalismo e il Federalismo presso Monaco di Baviera 

Video

L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

Per ricevere informazioni sulle nostre iniziative e per lasciare commenti sul Forum , Vi chiediamo di iscriverVi al sito e lasciare il Vostro indirizzo e mail, cliccando qui.  Scrivete, com'è diventato di abitudine,  direttamente le Vostre valutazioni e idee nei commenti agli articoli del Blog. Per qualunque informazione o contatto scrivi al seguente indirizzo: laltrosud@laltrosud  

 

Seguici su facebook

 

CALABRIA NEL CUORE

ABRUZZO NEL CUORE

CAMPANIA NEL CUORE

SICILIA NEL CUORE

LA PUGLIA NEL CUORE 

LUCANIA NEL CUORE 

SARDEGNA NEL CUORE  

  

 

 

   
 Print   
 La bustina suddista    
   
 Print   
 BELSUD news    

L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
 Print   
 Siti di riferimento collegati    

 APL (Alleanza Libera dei Popoli)

  EFA  (European Free Alliance)

Esquerra  (Esquerra Republicana de Catalunya:partito nazionalista progressista Catalano)

BNG (Bloque Nacionalista Galego:partito nazionalista progressista Galiziano)

BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)

SNP (Scottish National Party: partito nazionalista progressista Scozzese) 

di Lerro Giorgio

 

 

"STEFANO" Prodotti di alta qualità

   

 _______________________________

VIDEO 

Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
 Print   
 Video    

Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
 Print   
 LIBERA    

L'ALTRO SUD aderisce a

   
 Print   
 Traditional Minorities    

 

 

Mission

"United in diversity", states the European Union. The European Parliament needs to guarantee that we live up to that statement and defend our diversity, a diversity which is best measured by the well being of Europe’s national and linguistic minorities.

Role of the Intergroup
The Intergroup serves as an open forum for exchanging ideas and views on the situation and future of traditional minorities, national communities and languages. In order to promote awareness and understanding of minority issues in Europe, the Intergroup serves as a meeting point for political groups, European institutions, non-governmental organisations and minority representatives. 
   
 Print   
      

 

Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

coordinamento.nazionale@laltrosud.it 

   
 Print   
 VIVI IL SUD    

ORA PENSIAMO A NOI. Diamo forza alle nostre realtà produttive.

Dei prodotti che i cittadini meridionali acquistano, solo il 6% è made in Sud. Un consumo più consapevole potrebbe ribaltare il destino della nostra terra.

Ti invitiamo a comprare, dove è possibile, prodotti del nostro Sud o fare una vacanza nelle nostre bellissime regioni. Inviaci il tuo nome, costruiremo insieme, con orgoglio, un grande esercito di cittadini che, amando la propria comunità, scende in campo concretamente per difendere l'occupazione e la ricchezza di tutto il Mezzogiorno. 

Inviaci la tua adesione a:

laltrosud@laltrosud.it

   
 Print   
 VIDEO    

Intervista ad Antonio Gentile (presidente L'ALTRO SUD)

   
 Print   
      

 

l'Altro Sud - Uds è anche su

Per accedere alle pagine di Facebook bisogna essere registrati. Chi è interessato, può farlo cliccando qui.

Gruppi su facebook promossi da l'Altro Sud-Uds:

L'ALTRO SUD!

Salviamo lo stabilimento FIAT di Pomigliano d'Arco

Forza Napoli...in tutti i sensi!

Caserta non è solo camorra e "monnezza"

 Ci bastava Caligola a fare senatori i cavalli!

   
 Print   
 UsersOnline    
Membership Membership:
Latest New User Latest: WendellEmert
New Today New Today: 0
New Yesterday New Yesterday: 0
User Count Overall: 50206

People Online People Online:
Visitors Visitors: 10
Members Members: 0
Total Total: 10

Online Now Online Now:
   
 Print   
 New_Blog    
You must be logged in and have permission to create or edit a blog.
   
 Print   
 Blog_List    
   
 Print   
 FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    
Location: BlogsL'ALTRO SUD    
Posted by: 242658@aruba.it 28/01/2016 18.38

FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA

di Antonio Gentile

 L’esigenza dei popoli e delle varie comunità politiche di collaborare per perseguire obiettivi comuni, restando liberi per conservare la propria identità e unità, trova nel federalismo e nelle sue varie forme, la sua realizzazione migliore. I principi federali nascono dall’idea che popoli liberi possano autonomamente entrare in associazioni politiche durevoli ma limitate anche nel tempo, come avviene per il neofederalismo.

Il fine è quello di raggiungere obiettivi comuni e proteggere i propri interessi pur conservando la propria integrità. L’idea federale si fonda sul principio che le istituzioni e le diverse relazioni politiche e sociali si costituiscono sul rispetto di “patti” che le persone e le varie comunità attuano compiendo scelte costituzionali. La diffusione dei poteri tra i vari centri è garantita da una contrattazione non centralizzata e, questa, rimane la principale prerogativa della democrazia federale. Il termine federale deriva dal latino “foedus” e significa appunto patto. L’assetto federale è un accordo associativo regolato da un “covernant” e fondato sul mutuo riconoscimento dell’integrità di ciascuna delle parti e sul tentativo di far nascere tra esse una particolare unità di convenienza. L’idea federale è fondata sulla combinazione di autogoverno (self-rule) e governo comune (shared rule), dove le comunità politiche, ma anche le realtà sub-nazionali, trovano una loro volontaria intesa mantenendo una propria integrità territoriale e culturale. L’indirizzo politico viene, poi, definito e realizzato tramite forme di negoziato dove tutti, paritariamente, possono partecipare.

Attualmente, quasi il 40% della popolazione mondiale vive formalmente in comunità federali e un altro terzo vive in comunità strutturate su istituzioni federali. Uno dei motivi fondamentali dell’affermazione di questa ideologia e della sua continua evoluzione va ritrovata nella volontà, oramai di portata mondiale, di riaffermare identità territoriali regionali non più dominabili, considerando che nel mondo esistono ben 3000 gruppi etnici diversi ben coscienti delle loro identità.

L’affermazione dell’idea federalista procede parallelamente con la delegittimazione dello stato nazionale, attraverso lo sgretolamento della sovranità a livello nazionale e internazionale. "La sola idea che possa esistere una sovranità nazionale unica e indivisibile, localizzata magari in una capitale di uno stato, appare ormai superata e ridicola di fronte alla realtà di un mondo interdipendente dal punto di vista politico, militare ed economico". Inoltre, in un periodo di grande crisi di valori e di modelli politici è proprio la sintesi politica dello stato-nazione basata sull’omologazione, a franare pesantemente. In particolar modo, non è più accettabile che siano i governanti a stabilire la gerarchia dei bisogni di un intero territorio,mentre le identità soppresse o comunque non evidenti, riaffiorano come “bisogni prorompenti e fortemente ostili al vecchio e superato paradigma statualista“.

Per il Sud Italia, così come per tutte le altre comunità regionali italiane, il federalismo o meglio il neofederalismo che noi sosteniamo, è una straordinaria occasione di rinnovamento e di rinascita che, finalmente, pone fine alla cosiddetta epoca moderna terminata nel XX secolo. Per circa trecento anni l’obiettivo politico è stato quello di creare “un sol popolo, un solo territorio, un solo governo”, un vero stupro delle identità. Oggi, nell’epoca postmoderna, si assiste ad una rinascita del sentimento d’appartenenza e al riemergere dei legami di comunità come elemento centrale dell’identità individuale, mentre si affermano forme di solidarietà tra i popoli al di là di ogni teorico confine nazionale. La rivoluzione federale, nella sua versione postmoderna, si avvia, dunque, ad occupare la scena politica internazionale demolendo le catene del modello centralizzato, e offrendo al Meridione d’Italia l’occasione storica per affrancarsi dall’umiliazione e dalla schiavitù di una centralizzazione sfruttatrice che ha imposto alle nostre genti regole di feroce subordinazione.  

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

www.laltrosud.it

Permalink |  Trackback

Comments (23)   Add Comment
Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By @nestor on 24/06/2014 14.48
la scelta federalista così come illustrata in questo post di Gentile può essere una grande opportunità per noi del sud, a patto che non ci sia la strumentalizzazione della lega nord. Comunque ribadisco l'alto profilo culturale e il senso di concretezza dell'Altro sud che per me rimane un modello a cui ispirarsi.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Rosario on 24/06/2014 18.57
Sono molto d'accordo con quanto è scritto sopra, credo anche io che questa sia la strada migliore per l'autonomia. Direi ben diversa da quanto proposto da Bossi e compari e certamente più auytorevole.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Micky on 24/06/2014 19.50
Qualunque sia la scelta dobbiamo rimodellare questo stato non più adeguato al terzo millennio.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Lucia on 25/06/2014 12.17
Il rilevante mini-saggio del nostro ideologo rende esplicito l'obbiettivo di l'Altro Sud e non nascondo il fascino di queste tesi. Ho letto in passato durante i miei studi vari testi che affrontavano questo argomento e ritengo che sia veramente questa la strada più opportuna. Mi auguro che presto ci siano altri approfondimenti su questo tema e soprattutto in relazione al nostro ingresso nel partito europeo dell'Efa. Nel frattempo vorrei capire la differenza che esiste tra federalismo e neofederalismo di cui noi ci facciamo sostenitori, e inoltre sarei molto lieta e onorata di partecipare alla elaborazione di queste tesi politiche potendo anche offrire la mia esperienza universitaria .Grazie!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Nicola Perrini on 25/06/2014 16.11
Trascrivo il pensiero di Nicola Zitara sull'argomento, uno che ha saputo vedere lontano prima degli altri, che definisce i limiti del self rule: "Se potessimo definire o quantomeno influenzare le regole del gioco mercantile, se avessimo le mani mezze libere in tema di credito, di commercio internazionale, di politica estera, di politica agricola e industriale; se avessimo voce in capitolo nel campo della sanità e dell'istruzione; se potessimo lavorare a favore di una moralità restaurata in tema di spettacoli e tempo libero; se ci fosse consentito di avere in gran dispitto la Ferrai e la Juventus o fabbricare auto a metano che non superano i 100 chilimetri all'ora; se potessimo fare, del turismo, una cortese forma di ospitalità non gratuita e non l'immonda speculazione che oggi è; se ai nostri figli potessimo fornire una cultura gentile ed educarli allo spirito critico; se potessimo formarli al coraggio fisico e morale, all'onore, alla lealtà, all'amore degli altri esseri sensibili e delle cose, delle stelle, del sole, della luna, del mare, dei campi coltivati e dei boschi, allora e solo allora il federalismo avrebbe un senso.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Antonio Gentile on 25/06/2014 20.13
Cara Lucia, ti ringrazio delle tue parole e naturalmente siamo sempre contenti del contributo di persone come te, dotate di sconfinata cultura politica. Circa poi la differenza tra federalismo e nuovo federalismo chiarisco, anche per agli altri amici che si sono subito interessati, che oggi il sistema di accesso al federalismo è l'inverso rispetto quello che ha caratterizzato i secoli scorsi. In pratica dobbiamo renderci conto che il federalismo di Cattaneo , Gioberti e altri, è ormai alle nostre spalle, è il passato, perché quel federalismo muoveva da una pluralità e cercava attraverso il patto (foedus) di costruire l'unità. Il federalismo fino alla fine di quel secolo è stato lo strumento per costruire lo Stato Unitario ed è stato asservito alla logica dello Stato Moderno. Oggi, invece il federalismo serve a pluralizzare gli stati unitari e le sue strutture. Quindi il federalismo dei giorni nostri è il contrario di quello tradizionale. Chi non si colloca in questa posizione rischia di non capire quello che è lo spirito e gli indirizzi del nuovo federalismo che rovescia totalmente l'impostazione classica aprendo al concetto del contratto risolubile. Comunque più avanti sul nostro sito affronteremo i vari aspetti di quella che è stata definita la rivoluzione neofederale. Un grazie particolare anche agli amici di IN MOVIMENTO per il bellissimo lavoro che ci hanno inviato su questo tema.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Lucia on 26/06/2014 17.16
Grazie molto Antonio!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Pietro Franzetti on 27/06/2014 9.27
Io penso che la secessione da questa Italia sia l'ideale ma mi rendo conto che in questo momento sia un strada poco percorribile. Non abbiamo l'autonomia economica e l'Europa stessa non lo permetterebbe e poi come si fa poi ad affrontare la sfida della globalizzazione senza far parte di una realtà più vasta e organizzata. Se il federalismo moderno è la via più indolore per essere più liberi e autonomi allora va bene, a patto però di mantenere le nostre risorse sul territorio e di decidere volta per volta ciò che ci è più conveniente. Comunque sono curioso di capire bene l'impostazione di questo nuovo federalismo.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Basilio on 27/06/2014 18.58
Ciao amici vi ho trovato solo ora scovando un articolo sulla secessione italiana su Liberi Vicentini. Siete incredibilmente interessanti anzi una vera sorpresa in un panorama di grande mediocrità. Secessione , Federalismo, Europa, Bildemberg, Antimafia e che vuoi di più. Ora mi devo leggere il resto e poi vi farò sapere. Sempre forza sud!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Giancarlo on 28/06/2014 12.21
Qualunque sia il metodo per essere liberi l'importante è rompere le catene dell'immobilismo.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Basilio on 04/07/2014 12.26
Vi ho inviato alcune mie riflessioni all'indirizzo laltrosud@laltrosud.it, spero siano utili alla causa. ciao a tutti

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Rino Di Maio on 04/07/2014 23.55
L'evoluzione dell'economia industriale degli ultimi decenni conferma che solo l'individuo lasciato libero di operare su un mercato altrettanto libero può trovare soddisfacimento pieno ai propri bisogni. Lo Stato è, quasi sempre, un intralcio. La stessa ragion d'essere del moderno Stato-nazione, che Max Weber codificava nella formula del "monopolio della forza fisica legittima", è venuta meno da quando l'extrema ratio bellica, l'impiego dell'arma di ultima istanza che solo uno Stato può possedere, coincide con la probabile distruzione di entrambi i contendenti. Pensare di continuare a gestire l'Italia come se fosse un unico popolo, un'unica cultura e un'unica storia non potrà che portare conseguenze devastanti per tutti i suoi cittadini da sud a nord. Ora bisogna riformulare un nuovo contratto tra i popoli e aprire una nuova strada verso la libertà.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Susy on 06/07/2014 12.43
davvero istruttivo questo articolo, bacioni!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Oreste Piantedosi on 08/07/2014 14.08
Il Sud continua a peggiorare e rimane una delle zone più depresse d'Europa, che altro si può dire. Che significato ha essere italiani e affogare nella disoccupazione di massa e nell'emarginazione da tutto ciò che conta in questo paese. Se il federalismo o la secessione possono essere la soluzione per liberarci da questo inferno, allora andiamo avanti fino in fondo e bye bye Italia.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Barbara on 29/01/2016 20.13
"La sola idea che possa esistere una sovranità nazionale unica e indivisibile, localizzata magari in una capitale di uno stato, appare ormai superata e ridicola di fronte alla realtà di un mondo interdipendente dal punto di vista politico, militare ed economico".<br>Grande Antò! Sei la nostra guida.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Catello on 05/02/2016 18.59
Se penso a quello che succede negli stadi italiani quando gioca il Napoli andrei subito via da questa merda di paese.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Marina Frezza on 10/02/2016 20.26
Ancora non capisco perchè l'Altro sud non abbia il riconoscimento che merita, di fronte a certe nullità voisiete dei giganti culturali e politici, mistero!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Michele on 19/02/2016 19.29
Marina Frezza, forse perché non leccano il culo a nessuno e volano alto, vedi quelle merdacce che sono in fila con il cappello in mano per elemosinare un posticino al comune di Napoli. altro che sudisti sono invertebrati senza pudore.

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By IN MOVIMENTO on 20/02/2016 19.46
Federalismo o morte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Eddy on 25/02/2016 19.11
ottima analisi ma il problema è chi gestirà il tutto. i partiti meridionalisti sono solo una inulte vetrina di "prime donne" in cerca di un pezzettino di visibilità, forse l'Altro sud che ha una dimensione europea potrebbe raccogliere intorno a se personalità credibili però temo che abbia paura di farsi impantanare nella melma degli zombi sudisti

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Antonio Cafasso on 28/02/2016 13.18
Avete proprio ragione! Vedete quello che sta succedendo a Napoli<br>La parabola sbilenca del sindaco che sogna Zapata: da rivoluzionario a riciclatore di rottamati<br>Se fosse un soggetto cinematografico, una storia da raccontare sul grande schermo, sarebbe un blockbuster finito male. Un flop, insomma. Lui, il rivoluzionario che sogna Zapata, che da un lato si avventura sul terreno della libertà, condannando i lobbisti e affermando di non aver ceduto al “compromesso morale”, e poi improvvisamente imbarca tutti: i “rottamati” degli altri partiti, i transfughi, i parvenu della politica, i trasformisti. Come dire, un conto è la teoria, e lì siamo tutti bravi a fare gli idealisti e disegnare scenari idilliaci, e un conto è la pratica, dove bisogna scegliere in concreto cosa fare. E il sindaco arancione sembrerebbe aver scelto, sembrerebbe aver scelto di vestire i panni del rivoluzionario a chiacchiere e del “riciclatore”, di esponenti politici e di vecchie sigle, nei fatti. Del resto, questa sorta di doppiezza, di doppia morale, è apparsa in lui preponderante sin da subito. Sin da quando ha offerto incarichi e prebende ad esponenti di altri partiti in una logica davvero rivoluzionaria, nel senso cioè più perverso e distorto del termine, in una logica che è andata oltre il consociativismo e ha sposato il più atroce costume contemporaneo della politica, quello del mercato delle vacche. Dove fossero finiti gli ideali, le battaglie ideologiche, lo “zapatismo in salsa partenopea”, quando de Magistris imbarcava esponenti dello schieramento opposto, ancora non si sa ma ciò che è certo è che il guerrigliero messicano si sarebbe rivoltato nella tomba se avesse assistito a questa ignobile campagna acquisti, che il primo cittadino napoletano va inscenando, senza vergogna, alla vigilia delle elezioni comunali.<br>Che si trattasse di un’amministrazione e di un sindaco più propenso ad iniziative di facciata che non a lavorare alle facciate dei palazzi e alle buche, lo si era notato immediatamente dopo l’insediamento della giunta comunale. Una giunta partita in un modo, con professionisti, magistrati e professori, e finita in un altro. E poi. Cambiare nome alla società che eroga l’acqua in città, dare la cittadinanza onoraria ad Abbas o ad Ocalan, che “c’azzecca”, direbbe il suo vecchio capo Di Pietro, con il governo di Napoli e con i problemi di circa un milione di cittadini. Mi piace citare a questo punto Massimo Adinolfi, che sul “Mattino” di ieri, ha centrato perfettamente il tema della credibilità di questo sindaco quando scrive, in un puntuale fondo dal titolo oltremodo eloquente “Zapata non ripara le buche”, che “la poesia della rivoluzione non va molto d’accordo con la prosaica cura quotidiana della città”. Come a dire: un sindaco si misura sulla capacità che ha o che non ha di amministrare il bene comune, non certo per le suggestioni che dovesse eventualmente riuscire a trasmettere ad una platea di irriducibili sognatori della sinistra-sinistra, peraltro che non vivono e, soprattutto, non votano a Napoli. <br>A ciò si aggiunge un’altra lettura ed un interrogativo rispetto all’attuale proposta “rivoluzionaria” del sindaco arancione. Ovvero, il cortocircuito tra la “campagna acquisti” praticata nei bassifondi della politica e la “Napoli fuori controllo” e “assetata di giustizia e anarchia”, a cui de Magistris avrebbe tolto il tappo per liberare energie, che tipo di danni potrebbero eventualmente arrecare ad una campagna che si gioca sul terreno della crisi e della disperazione sociale? Questo un sindaco responsabile ed un ex magistrato dovrebbe chiederselo. E’ corretto, oltre che opportuno, richiamare alla mente di un popolo già sensibilmente provato dall’assenza di occupazione e alle prese con mille problemi l’immagine di guerriglieri e di rivoluzioni? <br>In… fondo, in… fondo, al napoletano serve un’amministrazione ed un sindaco che “faccia le cose”, che consenta a Napoli di ritornare all’ordinario. A chi può servire trasformare la città in un totem rivoluzionario quando i palazzi cadono a pezzi e le strade somigliano sempre più ad un colabrodo? E, soprattutto, che senso ha prospettare scenari e stagioni di rinnovamento morale quando si procede ad imbarcare tutti pur di restare in sella e preservare la poltrona?

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Mario on 10/03/2016 19.45
Il PD renziano, non c'entra nulla con la sinistra, con la storia, con l'onore. E' un OGM affaristico' corrotto, sleale, eticamente sprovveduto. Ho pieta,' per i beoti che pedissequamente continuano a credere e a votare per tale agglomerato di nefandezze interrogate i, reagite, esaminate la vostra coscienza! In piedi, non proni!! Gettate in faccia il vostro: no!!! Il vostro dissenso al cavaliere del nulla!! Liberiamoci da tutti!!!!!!

Re: FEDERALISMO: LA FORZA DELL'AUTONOMIA    By Tom Capasso on 28/05/2016 0.08
l'dea federale è un grande valore di libertà e non capisco perché altre forze politiche hanno rinunciato a questa ideologia magari predicando un' impossibile secessione che nessuna vuole veramente, bravi voi!


Your name:
Title:
Comment:
Add Comment   Cancel 
   
  
 Blog_Archive    
Archive
<May 2024>
SunMonTueWedThuFriSat
2829301234
567891011
12131415161718
19202122232425
2627282930311
2345678
Monthly
September, 2021
December, 2020
November, 2020
September, 2020
April, 2020
March, 2020
February, 2020
January, 2020
May, 2019
March, 2019
January, 2019
November, 2018
October, 2018
June, 2018
May, 2018
April, 2018
February, 2018
November, 2017
October, 2017
August, 2017
May, 2017
March, 2017
February, 2017
December, 2016
September, 2016
July, 2016
January, 2016
December, 2015
November, 2015
October, 2015
September, 2015
August, 2015
June, 2015
May, 2015
April, 2015
March, 2015
February, 2015
January, 2015
December, 2014
November, 2014
October, 2014
September, 2014
August, 2014
July, 2014
June, 2014
May, 2014
April, 2014
March, 2014
February, 2014
January, 2014
December, 2013
November, 2013
October, 2013
September, 2013
July, 2013
June, 2013
May, 2013
April, 2013
March, 2013
February, 2013
January, 2013
December, 2012
November, 2012
October, 2012
September, 2012
August, 2012
July, 2012
June, 2012
May, 2012
April, 2012
March, 2012
February, 2012
January, 2012
December, 2011
November, 2011
October, 2011
September, 2011
August, 2011
July, 2011
June, 2011
May, 2011
April, 2011
March, 2011
February, 2011
January, 2011
December, 2010
November, 2010
October, 2010
September, 2010
July, 2010
June, 2010
May, 2010
April, 2010
March, 2010
February, 2010
December, 2009
October, 2009
September, 2009
August, 2009
July, 2009
June, 2009
May, 2009
April, 2009
March, 2009
February, 2009
January, 2009
December, 2008
October, 2008
   
 Print   
      

 

Ti riconosci solo nel Sud del sottosviluppo, della criminalità organizzata, del degrado socio-ambientale e degli atteggiamenti incivili?

NOI NO!
 
Noi c'identifichiamo nel Sud della gente onesta, operosa, intelligente, che è la maggioranza della popolazione meridionale.
 
Noi crediamo nel Sud della legalità, della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico.
 
Noi sappiamo che il Sud è stato tra i principali protagonisti della storia e della civiltà mediterranea ed europea.
 
 
PER DARE VOCE A QUEST'ALTRO SUD SCENDIAMO IN CAMPO!
   
 Print   
      

Morti per la LEGALITA'. Morti per la LIBERTA'. Morti per UN ALTRO SUD.

 

 

   
 Print   
Home :: Il Manifesto e le Nostre Idee :: Origini della Secessione Italiana :: Manifesto EFA per le elezioni europee 2019 :: L'identità meridionale :: I nostri impegni per il Sud :: La bustina suddista :: Comunicati stampa :: Video :: l'Altro Sud e l'Ambiente :: Hanno detto di Napoli :: Eventi ed Appuntamenti :: Forum :: Archivio Documenti :: Organizzazione e Contatti :: Tesseramento e Statuto :: Sostienici :: Elezioni Regionali 2010 - Comunali 2011 :: Elezioni Amministrative 2009
Copyright (c) 2007    ::   Terms Of Use