sabato 20 aprile 2024   ::  
      

"IN NOME DEL POPOLO MERIDIONALE"         

  

 

 

 

Manifesto EFA per le Elezioni europee 2019

 

 

 http://www.e-f-a.org/home/

 

L'Altro Sud-UDS già membro  del Partito europeo dell'EFA (European Free Alliance) e dell'APL(Alleanza dei Popoli liberi). Aderisce al gruppo dei partiti autonomisti nazionali per un "Patto di Autogoverno". Collabora con l'Istituto Internazionale per il Regionalismo e il Federalismo presso Monaco di Baviera 

Video

L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

Per ricevere informazioni sulle nostre iniziative e per lasciare commenti sul Forum , Vi chiediamo di iscriverVi al sito e lasciare il Vostro indirizzo e mail, cliccando qui.  Scrivete, com'è diventato di abitudine,  direttamente le Vostre valutazioni e idee nei commenti agli articoli del Blog. Per qualunque informazione o contatto scrivi al seguente indirizzo: laltrosud@laltrosud  

 

Seguici su facebook

 

CALABRIA NEL CUORE

ABRUZZO NEL CUORE

CAMPANIA NEL CUORE

SICILIA NEL CUORE

LA PUGLIA NEL CUORE 

LUCANIA NEL CUORE 

SARDEGNA NEL CUORE  

  

 

 

   
 Stampa   
 La bustina suddista    
   
 Stampa   
 BELSUD news    

L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
 Stampa   
 Siti di riferimento collegati    

 APL (Alleanza Libera dei Popoli)

  EFA  (European Free Alliance)

Esquerra  (Esquerra Republicana de Catalunya:partito nazionalista progressista Catalano)

BNG (Bloque Nacionalista Galego:partito nazionalista progressista Galiziano)

BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)

SNP (Scottish National Party: partito nazionalista progressista Scozzese) 

di Lerro Giorgio

 

 

"STEFANO" Prodotti di alta qualità

   

 _______________________________

VIDEO 

Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
 Stampa   
 Video    

Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
 Stampa   
 LIBERA    

L'ALTRO SUD aderisce a

   
 Stampa   
 Traditional Minorities    

 

 

Mission

"United in diversity", states the European Union. The European Parliament needs to guarantee that we live up to that statement and defend our diversity, a diversity which is best measured by the well being of Europe’s national and linguistic minorities.

Role of the Intergroup
The Intergroup serves as an open forum for exchanging ideas and views on the situation and future of traditional minorities, national communities and languages. In order to promote awareness and understanding of minority issues in Europe, the Intergroup serves as a meeting point for political groups, European institutions, non-governmental organisations and minority representatives. 
   
 Stampa   
      

 

Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

coordinamento.nazionale@laltrosud.it 

   
 Stampa   
 VIVI IL SUD    

ORA PENSIAMO A NOI. Diamo forza alle nostre realtà produttive.

Dei prodotti che i cittadini meridionali acquistano, solo il 6% è made in Sud. Un consumo più consapevole potrebbe ribaltare il destino della nostra terra.

Ti invitiamo a comprare, dove è possibile, prodotti del nostro Sud o fare una vacanza nelle nostre bellissime regioni. Inviaci il tuo nome, costruiremo insieme, con orgoglio, un grande esercito di cittadini che, amando la propria comunità, scende in campo concretamente per difendere l'occupazione e la ricchezza di tutto il Mezzogiorno. 

Inviaci la tua adesione a:

laltrosud@laltrosud.it

   
 Stampa   
 VIDEO    

Intervista ad Antonio Gentile (presidente L'ALTRO SUD)

   
 Stampa   
      

 

l'Altro Sud - Uds è anche su

Per accedere alle pagine di Facebook bisogna essere registrati. Chi è interessato, può farlo cliccando qui.

Gruppi su facebook promossi da l'Altro Sud-Uds:

L'ALTRO SUD!

Salviamo lo stabilimento FIAT di Pomigliano d'Arco

Forza Napoli...in tutti i sensi!

Caserta non è solo camorra e "monnezza"

 Ci bastava Caligola a fare senatori i cavalli!

   
 Stampa   
 UsersOnline    
Iscritti Iscritti:
L'ultimo utente Recente: WendellEmert
Nuovi utenti di oggi Nuovi utenti di oggi: 0
nuovi utenti di ieri Nuovi utenti di ieri: 0
Utenti contati Complessivamente: 50206

Persone On-line Persone Online:
Visitatori Visitatori: 11
Membri Iscritti: 0
Totale Totale: 11

Online adesso Adesso Online:
   
 Stampa   
 New_Blog    
Devi loggarti ed avere i permessi per creare o modificare un blog.
   
 Stampa   
 Blog_List    
   
 Stampa   
 CONTANTE = LIBERTA'    
Luogo: BlogsL'ALTRO SUD    
Inviato da: 242658@aruba.it 06/11/2013 19.25

CONTANTE = LIBERTA'

Nella vita comune, l'utilizzo del denaro contante è  una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante, per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di  ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.

Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l'utilizzo del denaro contante,  senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta. Pensate alle piccole spese quotidiane che ognuno di noi compie per il soddisfacimento dei propri bisogni, dei propri desideri,   delle proprie ambizioni, dei propri vizi,  e delle proprie libertà. Pensate ad un caffè consumato in un bar, all'acquisto del pane dal panettiere, o ad una bibita offerta ad un amico. Oppure, ancora, pensate alla paghetta data settimanalmente ai propri figli, o ad un acquisto di un determinato oggetto, che deve rimanere segreto. Queste transazioni, semplicemente, avvengono utilizzando carta moneta.   In mancanza della possibilità di  spesa per mezzo del contante, queste avverrebbero in maniera significativamente ridotta poiché, ognuno di noi, sarebbe ben disposto a rinunciare a qualcosa  per tutelare la nostra privacy e il nostro perimetro di riservatezza. Ognuno di noi sarebbe disposto a rinunciare a qualcosa  se le modalità di acquisto non fossero pratiche come oggi avviene. 

L'utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico ha reso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi, richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di spese. Tuttavia, in questo ridicolo paese, si sta diffondendo il pensiero che abbassare la soglia di utilizzo del contante, o meglio eliminarlo del tutto, contribuirebbe a risolvere il problema dell'evasione fiscale e anche quelli  economici.  Nulla di più falso ed infondato, e ciò per una serie innumerevole dei ragioni, alcune delle quali sono riportate in seguito, ed altre, ancor più ben dettagliate, potete trovarle.

Nel corso dei secoli, la necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più sull'appoggio del sistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa della macchina statale e dei privilegi di politici (spesso corrotti ed incapaci), ha favorito l'instaurarsi di  una connivenza simbiotica tra la politica e il sistema bancario. Ciò  per reciproca convenienza: quella della politica di poter contare sui favori dei banchieri; e quella di quest'ultimi, di poter godere di  un quadro normativo di  favore per incrementare i propri affari e, in caso di dissesti, contare sull'interventismo statale. Ne costituisce un esempio eclatante, tutti i salvataggi bancari effettuati in giro per il mondo, in questi anni di crisi. Non ultimo, nel contesto italiano, anche i ripetuti interventi di salvataggio a favore Monte Paschi. A conferma della connivenza  esistente tra politica e sistema bancario per reciproca convenienza,  nel contesto italiano, di recente, si è verificata un'inquietante  circostanza che dovrebbe indurci a riflettere e a guardare al fenomeno con grande preoccupazione.  Nel  2011, infatti, in nome della lotta all'evasione fiscale,  il limite di spesa del contante, è passato dai 5000 euro, ai 2500, fino ad arrivare agli attuali 1000.00 euro. Come se ciò non bastasse, anche i pensionati che  riscuotono un assegno pensionistico superiore ai mille euro, ex lege, sono stati obbligati ad aprire un conto corrente presso un istituto bancario. 

Quindi, appare ben evidente quanto grande sia stato il regalo offerto   alle banche che, ora,  possono contare un numero più elevato di clientela alla quale applicare commissioni e vendere servizi. Per contro, il sistema bancario, sempre in nome della lotta all'evasione, è stato obbligato a fornire all'anagrafe tributaria tutte le movimentazioni di qualsiasi rapporto bancario, intrattenuto da ogni cliente. E qui, il nesso  sulla reciproca convenienza, appare evidente ed inquietante. In pratica, in nome del dogma della lotta all'evasione, lo Stato  ha disposto un quadro normativo di favore per il sistema bancario, ottenendo come contropartita la possibilità di indagare sulla vita di ogni cittadino, evocando a se il controllo su intere masse di popolazione. Questo articolo, pur non avendo ad oggetto la diffusione di argomentazioni circa le modalità di contrasto all'evasione fiscale e di quanto sia insensato   condurre questa lotta limitando l'uso del contante, giova comunque  segnalare che, la grande evasione, ossia quella che arreca danni milionari o miliardari alle casse dello Stato è proprio quella posta in essere dalle istituzioni bancarie, dalle multinazionali e dalle lobby di potere.
Non deve sorprendere, quindi, che i promotori e gli ideologi di questo pensiero e della crociata contro l'utilizzo del contante, siano proprio quei soggetti che traggono maggior vantaggio dalla riduzione o dalla eliminazione del contante: ossia le banche, che trova nella politica un prezioso alleato a favore dei propri interessi. Non è un caso che, nel contesto italiano, negli ultimi tempi, si sia assistito ad un proliferare di preoccupanti segnali espressi sia dal mondo politico che dai banchieri, orientati proprio ad una significativa riduzione dell'utilizzo del contante o, peggio, alla completa eliminazione.
Nel tema che ci occupa, la realtà è che, l'eliminazione del denaro contante e il contestuale passaggio della moneta elettronica, ha un unico grande vincitore: il sistema bancario. Ciò per il semplice fatto che, in questo caso, la banche (Stato) avrebbero il controllo  sulle nostre vite e pressoché su tutte le transazioni compiute, lucrando le relative commissioni sulle operazioni effettuate.  Ma questo non è il solo vantaggio. Essendo il nostro sistema a riserva frazionaria, le banche, gestendo la massa di depositi che a quel punto si troverebbero nelle loro disponibilità,  finirebbero per incrementare  esponenzialmente la capacità di emettere moneta scritturale; ossia la non moneta. 

Il denaro, per il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona sostanza è la merce da vendere.  Avere il controllo e la gestione di tutto il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del proprio business e quindi di redditività.
In un sistema basato sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che vengono depositati in banca,  possono  diventare (per il sistema bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. E ciò è possibile per l'effetto moltiplicativo  dei depositi. Siccome sulle somme depositate la banca è tenuta ad accantonare solo l'1% del deposito (nel nostro caso 10 euro, l'1% di 1000) per far fronte ad eventuali esigenze di cassa e richieste di rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possono essere  immesse nuovamente nel sistema, mediate la concessione di prestiti. A questo punto i 990 euro concessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul sistema bancario e la banca, dopo aver provveduto ad accantonare un'altro 1% (9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata,  avrà nuovamente a disposizione 980.10 da poter  concedere di nuovo in prestito, e così via fino a che non si sarà esaurito l'effetto moltiplicatore sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta moneta virtuale per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In sostanza, per ogni mille euro di deposito, la banca potrà moltiplicare fino a 100.000 euro, la materia oggetto dei propri affari: il denaro. 

Sulla massa di prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro,  la banca trae un enorme profitto applicando un tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito  dovrà rimborsare a determinate scadenze, unitamente al capitale preso in prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tutto agevole comprendere l'interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla completa eliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in circolazione, tanto più elevata sarà la possibilità riservata alle banche di incrementare il proprio giro d'affari e aumentare a la redditività prodotta, che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager.
In un contesto operativo come quello appena enunciato, accade inoltre  che, fino a quando la banca non avrà riscosso tutto il denaro concesso in prestito, resta esposta al pericolo che tutti i depositanti chiedano di riavere le sostanze depositate di cui la banca non dispone  poiché ha creato dal nulla moneta per 100.000 euro, a fronte di depositi per soli 1000 euro. In questo caso, il sistema bancario risulterebbe insolvente. Quindi, con l'eliminazione del contante, il sistema bancario, in un solo colpo, per effetto di un'imposizione normativa lesiva degli interessi delle collettività e della libertà della popolazione, scongiurerebbe il verificarsi di un vero e proprio incubo per il sistema bancario che, benché remoto, non è detto sia impossibile: la corsa agli sportelli.

In una realtà  ove le condizioni praticate dal sistema bancario nei confronti della propria clientela tendono ad appiattirsi convergendo verso pricing del tutto simili, l'unica forma di concorrenza antagonista allo strapotere bancario, resta proprio l'utilizzo del contante.
Privare la popolazione dalla possibilità di utilizzare moneta contante, significa privarla della principale forma di dissenso e dissociazione nei confronti dell'arroganza bancaria; oltre che della libertà. 

Un aumento di moneta non determina nessun beneficio, men che meno se si tratta di moneta del tutto astratta. Al riguardo, numerose sono le teorie economiche sostenute  da altrettante scuole di pensiero, che ci confermano gli effetti distorsivi prodotti da un aumento indiscriminato della moneta poiché, questa pratica,   oltre a creare una ricchezza effimera pronta a sciogliersi come la neve al sole,  finirebbe anche per  ridurre il  potere di acquisto di ogni unità di moneta. Tutto ciò, avverrebbe, depredando i cittadini  della loro ricchezza, e arricchendo ancora di più chi ha il controllo della gestione delle moneta: le BANCHE. Cardena

 


Permalink |  Messaggio di ritorno

Commenti (7)   Aggiungi Commento
Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da Eddy a 06/11/2013 19.40
Penso che lunica soluzione per tornare davvero liberi e sovrani dalla schiavitu delle banche e dei politici ultrasuper corrotti insieme ai (media) i cittadini possono farlo ritirando il proprio denaro dalle banche ed é sicuramente lunica arma che ci resta ma solo per pochissimo tempo perché il processo di annientamento di noi singoli individui é iniziato da moltissimo tempo ma pochi se ne stanno accorgendo solo adesso e molti forse non se ne renderanno conto MAi!

Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da NIX a 06/11/2013 20.31
In nome di una presunta lotta all'evasione fiscale, che guarda caso è sempre e solo annunciata ma mai attuata, ci costringono ad usare la moneta elettronica, con le implicazioni molto ben illustrate nell'articolo. In realtà i media fanno passare l'attuale limite di 1.000 euro, e magari il suo abbassamento ulteriore, come una prassi normalmente utilizzata in tutti i paesi. In realtà non è così perché in quasi tutti i paesi il limite per gli acquisti in contanti semplicemente non esiste! Solo la Grecia (?!?) ha imposto il limite a 1.500 euro per i pagamenti in contanti, mentre Spagna e Francia hanno un limite di 3.000 e 2.500 euro rispettivamente. Questo è solo un esempio del pessimo servizio che l'informazione fornisce ai cittadini. Una qualsiasi azione tesa a restituire la sovranità ai popoli non può prescindere dalla costruzione di nuovi media effettivamente indipendenti.

Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da Oreste Piantedosi a 07/11/2013 19.38
Il grande fratello è qui e si chiama Bancomat, Carta di Credito, Assegno, PayPal: denaro elettronico. Difendere il contante è davvero un battaglia di libertà e bisogna aprire gli occhi e la mente alla gente che non si rende conto che sta perdendo il controllo della propria ricchezza per sempre. Questa è una dittatura feroce che condiziona e manipola la coscienza di milioni di persone e si appropria delle loro risorse, Vi prego continuate questa battaglia nel tempo!

Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da Lucia a 08/11/2013 17.49
Mentre in Italia le banche con l'aiuto dei media (vedi Report) terrorizzano i cittadini la Deutsche Bundesbank ha addirittura organizzato un convegno a difesa del contante (Bargeldsymposium, Francoforte 10-10-2012, ovviamente ignorato dalla stampa italiana). Quali sono i vantaggi del contante? Studiosi e dirigenti della Banca centrale tedesca dimostrano in modo inconfutabile che, rispetto ai pagamenti elettronici, il contante è: più comodo, più veloce, più accettato, più rispettoso della privacy, più economico, più trasparente.

Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da Luca Ceraolo a 08/11/2013 18.47
In Italia e in tutta l’Eurozona, in forza del Trattato di Maastricht, vi è una sola valuta legale, ossia quella emessa in via esclusiva dalla BCE e dalla Banca d’Italia: il contante, le banconote. Le altre forme di moneta, assegni, bonifici, carte di credito/debito sono moneta (lecita, convenzionale, ma) non legale, non primaria, creata da soggetti diversi dalla BCE. Quindi il proibire o limitare l’uso della moneta legale, è illegale, contraddittorio, antinomico. Idem l’imporre per legge l’uso di monete non legali. E osservo: l’imporre l’uso della moneta non-legale, bancaria, è un favore che si fa ai banchieri, nemici della società, perché essi lucrano le commissioni, perché essi così incamerano dati commercialmente utili sulla vita della gente, e perché il cittadino in tal modo è praticamente spinto ad affidare il suo contante alla banca, la quale quindi acquisisce la proprietà e la disponibilità delle banconote, cioè della moneta primaria, high power money, dal cittadino, a costo zero, anziché pagandola alla banca centrale o ad altre banche.

Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da Carmela a 09/11/2013 20.50
In nessun paese al mondo, nemmeno nelle peggiori dittature, è stato eliminato o compresso fino all’intollerabile l’utilizzo del denaro contante. L’Italia rischia di diventare il primo esperimento in cui viene istituito il completo controllo sulla vita dei cittadini attraverso le transazioni e lo scambio di denaro. Ma non è meglio andarsene da questo paese illiberale?

Re: CONTANTE = LIBERTA'    Da Pasquale a 11/11/2013 10.20
Condivido pienamente la battaglia in favore del contante, è inquietante pensare che rischiamo di non avere più nulla in mano di concreto ma il proprietario dei nostri soldi diventa la banca. Bisogna fermare questa rapina imposta da uno stato sempre più illiberale e arrogante


Nome:
Titolo:
Commento:
Aggiungi Commento   Annulla 
   
  
 Blog_Archive    
Archivio
<aprile 2024>
lunmarmergiovensabdom
25262728293031
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293012345
Mensile
settembre 2021
dicembre 2020
novembre 2020
settembre 2020
aprile 2020
marzo 2020
febbraio 2020
gennaio 2020
maggio 2019
marzo 2019
gennaio 2019
novembre 2018
ottobre 2018
giugno 2018
maggio 2018
aprile 2018
febbraio 2018
novembre 2017
ottobre 2017
agosto 2017
maggio 2017
marzo 2017
febbraio 2017
dicembre 2016
settembre 2016
luglio 2016
gennaio 2016
dicembre 2015
novembre 2015
ottobre 2015
settembre 2015
agosto 2015
giugno 2015
maggio 2015
aprile 2015
marzo 2015
febbraio 2015
gennaio 2015
dicembre 2014
novembre 2014
ottobre 2014
settembre 2014
agosto 2014
luglio 2014
giugno 2014
maggio 2014
aprile 2014
marzo 2014
febbraio 2014
gennaio 2014
dicembre 2013
novembre 2013
ottobre 2013
settembre 2013
luglio 2013
giugno 2013
maggio 2013
aprile 2013
marzo 2013
febbraio 2013
gennaio 2013
dicembre 2012
novembre 2012
ottobre 2012
settembre 2012
agosto 2012
luglio 2012
giugno 2012
maggio 2012
aprile 2012
marzo 2012
febbraio 2012
gennaio 2012
dicembre 2011
novembre 2011
ottobre 2011
settembre 2011
agosto 2011
luglio 2011
giugno 2011
maggio 2011
aprile 2011
marzo 2011
febbraio 2011
gennaio 2011
dicembre 2010
novembre 2010
ottobre 2010
settembre 2010
luglio 2010
giugno 2010
maggio 2010
aprile 2010
marzo 2010
febbraio 2010
dicembre 2009
ottobre 2009
settembre 2009
agosto 2009
luglio 2009
giugno 2009
maggio 2009
aprile 2009
marzo 2009
febbraio 2009
gennaio 2009
dicembre 2008
ottobre 2008
   
 Stampa   
      

 

Ti riconosci solo nel Sud del sottosviluppo, della criminalità organizzata, del degrado socio-ambientale e degli atteggiamenti incivili?

NOI NO!
 
Noi c'identifichiamo nel Sud della gente onesta, operosa, intelligente, che è la maggioranza della popolazione meridionale.
 
Noi crediamo nel Sud della legalità, della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico.
 
Noi sappiamo che il Sud è stato tra i principali protagonisti della storia e della civiltà mediterranea ed europea.
 
 
PER DARE VOCE A QUEST'ALTRO SUD SCENDIAMO IN CAMPO!
   
 Stampa   
      

Morti per la LEGALITA'. Morti per la LIBERTA'. Morti per UN ALTRO SUD.

 

 

   
 Stampa   
Home :: Il Manifesto e le Nostre Idee :: Origini della Secessione Italiana :: Manifesto EFA per le elezioni europee 2019 :: L'identità meridionale :: I nostri impegni per il Sud :: La bustina suddista :: Comunicati stampa :: Video :: l'Altro Sud e l'Ambiente :: Hanno detto di Napoli :: Eventi ed Appuntamenti :: Forum :: Archivio Documenti :: Organizzazione e Contatti :: Tesseramento e Statuto :: Sostienici :: Elezioni Regionali 2010 - Comunali 2011 :: Elezioni Amministrative 2009
Copyright (c) 2007    ::   Condizioni d'Uso