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L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

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I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
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Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

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Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
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Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

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 IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    
Luogo: BlogsL'ALTRO SUD    
Inviato da: 242658@aruba.it 14/12/2012 18.00

IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA

di Francesco Toscano

Se gli italiani non si desteranno immediatamente dal cupo torpore che li paralizza, il sofisticato piano di sterminio neo-nazista in atto trionferà definitivamente spargendo miseria e dolore per i prossimi cento anni. La democrazia è già di fatto svuotata. Se i candidati, belli o brutti che siano, non sono graditi alla speculazione finanziaria internazionale, parte subito il ricatto dello spread. I mostri governano con la paura. Milionari a pancia piena e senza scrupoli che chiedono impunemente sacrifici a pensionati al minimo, a disoccupati invecchiati, a famiglie al collasso. I nostri leader la credibilità in Europa se la giocano sul sangue degli ultimi. Per essere riconosciuti dall’Europa che conta bisogna dare prova di avere gettato nella disperazione un buon numero di allocchi pronti a difendere “l’onorabilità” dell’Italia. Viviamo all’interno di un contesto socio-culturale palesemente mafioso. I boss di stanza a Bruxelles osservano imperturbabili i picciotti di periferia pronti a scalare la gerarchia criminale a suon di manovre recessive e “fucilazioni” mirate. La scala dei valori è invertita. Chi lavora per il benessere sociale del proprio popolo è un “irresponsabile”, “un pericolo per i mercati”, “un populista demagogo”. Chi, al contrario, taglia i diritti, genera in vitro sacche di disoccupazione utili per abbassare il costo del lavoro, svende i beni di Stato, demonizza le Istituzioni rappresentative è prestigioso e va ringraziato. Nell’ultimo anno, certificano tutte le ricerche, l’Italia reale è stata letteralmente disintegrata. I consumi sono calati a ritmi vertiginosi, i giovani in cerca di lavoro non si contano più, le imprese chiudono e gli esodati marciscono nella speranza, vana, di non finire morti di fame, di freddo e di stenti. La Chiesa cattolica, per bocca del cardinal Bagnasco, benedice oggi come ieri la mano dei carnefici. Si tratti di africani da schiavizzare, di zingari da deportare o di poveracci da affamare, la gerarchia ecclesiastica non perde mai l’occasione di ammantare di carità i peggiori propositi di demoni imbellettati. In Italia esiste un’ élite schiavista pronta a difendere con le unghie e con i denti un nuovo equilibrio sociale che garantisce loro privilegi assurdi, fatti pagare ad una moltitudine di neostraccioni ridotti scientemente in una condizione semi-servile. I giornali di regime, proprietà dei vari De Benedetti, famiglia Agnelli e Caltagirone, tutti condizionati da banchieri rapaci e milionari, rappresentano una realtà falsa ma funzionale al raggiungimento degli obiettivi classisti dei loro indegni padroni. Non per nulla la forbice delle disuguaglianze cresce in maniera esponenziale, mentre tutti omettono di spiegare al popolo che la “crisi” altro non è se non una vendetta sul piano storico delle vecchie aristocrazie predatrici ridimensionate dalla modernità. Noi non abbiamo molti strumenti per difenderci da questa barbarie. Lo studio e l’uso consapevole del voto, unico strumento di democrazia rimasto nella disponibilità delle masse, sono indispensabili per sperare di porre un freno rispetto all’oramai acclarato ritorno della croce uncinata sul trono d’Europa. Nessun voto va disperso. Chi difende, pur con mille distinguo, le politiche distruttrici di rigore e austerità è un nemico dell’umanità, il cui destino andrà presto o tardi appaltato al Tribunale dell’Aja,competente rispetto alle ipotesi delittuose di genocidio. In Italia Fini, Monti, Bersani Casini e Montezemolo sono alfieri a viso aperto di questo piano disumano, violento, ipocrita e antistorico. Nessun uomo libero si renda complice di cotanta infamia con il proprio voto. La lotta è impari, le forze in campo decisamente asimmetriche. Probabilmente gli euro-schiavisti, dopo avere ridotto sul lastrico la Grecia, deporteranno tra gli applausi dei media pure i portoghesi, gli spagnoli, gli irlandesi e gli italiani. Francesi e tedeschi, oggi convinti di fare la voce grossa contro “le cicale del sud”, si sveglieranno infine con le catene ai piedi, colpevoli vittime di uno schema che, come presto capiranno, utilizza strumentalmente gli odi nazionali per imporre equilibri di classe sovranazionali. La classe media degli imperi centrali verrà umiliata per ultima. E’ solo questione di tempo. Basta muovere le lancette con sulfurea sapienza.  

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Commenti (12)   Aggiungi Commento
Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Nix a 14/12/2012 22.46
Una carneficina sociale appoggiata da Fini, Alfano, Bersani, Casini, Montezemolo e compagni, mentre il Cardinal Bagnasco benedice il massacratore. I leader europei ci impongono i loro diktat con l'appoggio servile dei media tutti. Una situazione inquietante dove le forze nemiche in campo sono straripanti. Solo l'eroismo consapevole degli elettori, potrà evitare di precipitare in un baratro senza fine.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Luca a 15/12/2012 10.04
Ma come facciamo a far capire certe cose alla gente comune, Molti pensano che Monti e la Fornero siano veramente i salvatori della patria e non si rendono conto che loro sono i terminali dei poteri finanziari internazionali e sono stati mesi là per tagliare tutti i nostri diritti conquistati nei decenni. E' un vero nuovo nazismo che sta selezionando una classe di eletti e massacrando milioni di persone, diffondiamo questa verità prima che sia troppo tardi.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Susy a 15/12/2012 13.45
Come farà il nostro meridione a salvarsi da questo disastro sociale determinato dalla nuocva divinità e cioè dal Mercato????

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Michele a 15/12/2012 17.08
Il terribile articolo di Toscano la dice lunga su ciò che sta succedendo in questa fottuta Italia piena di parassiti, ladri e venduti. I politici italiani sono una progenie degenerata a cui abbiamo affidato le nostre vite e il nostro futuro, non parliamo poi dei politici meridionali e di quelle ridicole imitazioni presenti nei partitelli meridionali che, salvo eccezioni sono dei quaquaraquà malati di protagonismo. Inutili e comiche figure che dovrebbero darsi al cabaret o fare i piazzisti alla Vanna Marchi, eppure sostengono di parlare in nome del popolo meridionale, fancu..... <br>Forse mi censurerete, ma almeno voi che spesso giocate con il rischio non vi dovrebbe mancare il coraggio della verità.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Peppe Massari a 16/12/2012 17.32
"In Italia esiste un’ élite schiavista pronta a difendere con le unghie e con i denti un nuovo equilibrio sociale che garantisce loro privilegi assurdi, fatti pagare ad una moltitudine di neostraccioni ridotti scientemente in una condizione semi-servile."<br>Queste parole sono la fotografia di quello che avviene oggi e purtroppo i neostraccioni ridotti allo stato servile temo siano in gran parte i meridionali. Se rimaniamo inerti questi attraverso televisioni e giornali compiacenti prenderanno definivamente il potere e per noi tutti sarà la fine.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Catello a 17/12/2012 12.18
Povera Italia, povero Sud. Le parole di Toscano non ci lasciano molte speranze.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da IN MOVIMENTO a 17/12/2012 16.57
Non c'è paragone più indovinato. Nazisti erano le truppe piemontesi che entrarono nel Sud massacrando migliaia di meridionali, nazisti in versione moderna sono oggi questi neocapitalisti che stanno affamando milioni di famiglie italiane e meridionali senza avere scrupoli per nessuno. Bene fate a lanciare l'allarme di fine democrazia ma dovete andare fino in fondo, costi quello che costi.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Carmine a 18/12/2012 17.05
Maledetto governo non gli bastava di averci dissanguato con l'Imu e la Tarsu ora da gennaio pagheremo anche una nuova tassa per i servizi comunali la Tares, con quattro scadenze. A pagare siamo sempre noi, i neostraccioni del ventunesimo secolo che si lasciano spremere senza reagire. Il nord se lo può anche permettere ma noi quì come facciamo? Come cazzo facciamo a sopravvivere in questo inferno di tasse che oramai sono una estorsione di stato. I politici parassiti e marioli se ne fregano, anzi stanno lì a leccare il sedere al sadico Monti e sperano pure che rimanga come presidente del Consiglio. Mandiamo a casa questi buffoni e ridiamo il potere alla gente comune.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Tom a 19/12/2012 17.09
Casini, Montezemolo, Monti, Fornero ma che volete che gliene frega di noi insignificanti meridionali senza potere e ricchezza. Lasciamoli perdere.........<br>Buon Natale a tutti e buon anno nuovo senza illusioni.

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Gennaro a 20/12/2012 15.55
La cricca si è ricostituita per le prossime elezioni e le pecore italiane di divideranno come tanti imbecilli per tifare per uno o per l'altro. Tolto Grillo altre novità non ci sono anzi è il ritorno del vecchio, e voi che fate?

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da Luca a 20/12/2012 16.22
Mentre il ministro Cancellieri è dovuto fuggire da Rimini inseguita da una folla inferocita (stesse scene capitate e Passera e Fornero recentemente e presto a Monti...non appena avra' il coraggio di comparire in pubblico...il dittatore aguzzino)....le persone hanno capito finalmente che Monti è stato messo lì per annientare le famiglie italiane. Mentre economisti come Feldstein invocano la svalutazione dell'euro come unica soluzione ma NON SPIEGANO (bastardi) COME SIA ACCETTABILE PER CINA E STATI UNITI che non hanno nessun interesse che questo avvenga...anzi ...Gli Usa non possono sopportare un euro troppo debole in quanto non esporterebbero piu'...l'euro si indebolirà solo quando le aziende abbandoneranno l'Europa IMPOVERENDOLA ANCOR DI PIU'...con il sorriso degli USA.<br>

Re: IL TRAGICO RITORNO DELLA CROCE UNCINATA    Da geppy90 a 21/12/2012 11.54
Auguri di buone feste!


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