|
|
"IN NOME DEL POPOLO MERIDIONALE"
Manifesto EFA per le Elezioni europee 2019
http://www.e-f-a.org/home/
L'Altro Sud-UDS già membro del Partito europeo dell'EFA (European Free Alliance) e dell'APL(Alleanza dei Popoli liberi). Aderisce al gruppo dei partiti autonomisti nazionali per un "Patto di Autogoverno". Collabora con l'Istituto Internazionale per il Regionalismo e il Federalismo presso Monaco di Baviera
Video
L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.
Per ricevere informazioni sulle nostre iniziative e per lasciare commenti sul Forum , Vi chiediamo di iscriverVi al sito e lasciare il Vostro indirizzo e mail, cliccando qui. Scrivete, com'è diventato di abitudine, direttamente le Vostre valutazioni e idee nei commenti agli articoli del Blog. Per qualunque informazione o contatto scrivi al seguente indirizzo: laltrosud@laltrosud
Seguici su facebook
CALABRIA NEL CUORE
ABRUZZO NEL CUORE
CAMPANIA NEL CUORE
SICILIA NEL CUORE
LA PUGLIA NEL CUORE
LUCANIA NEL CUORE
SARDEGNA NEL CUORE
|
|
|
|
L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)
I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.
|
|
|
|
|
|
Siti di riferimento collegati
|
|
|
APL (Alleanza Libera dei Popoli)
EFA (European Free Alliance)
Esquerra (Esquerra Republicana de Catalunya:partito nazionalista progressista Catalano)
BNG (Bloque Nacionalista Galego:partito nazionalista progressista Galiziano)
BLOC (El BLOC Nacionalista Valencià:partito nazionalista progressista Valenziano)
SNP (Scottish National Party: partito nazionalista progressista Scozzese)
di Lerro Giorgio
"STEFANO" Prodotti di alta qualità
_______________________________
VIDEO
Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere
ORA E' TEMPO DI REAGIRE!
|
|
|
|
Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.
|
|
L'ALTRO SUD aderisce a
|
|
Mission
"United in diversity", states the European Union. The European Parliament needs to guarantee that we live up to that statement and defend our diversity, a diversity which is best measured by the well being of Europe’s national and linguistic minorities.
Role of the Intergroup
The Intergroup serves as an open forum for exchanging ideas and views on the situation and future of traditional minorities, national communities and languages. In order to promote awareness and understanding of minority issues in Europe, the Intergroup serves as a meeting point for political groups, European institutions, non-governmental organisations and minority representatives.
|
|
|
|
Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno.
coordinamento.nazionale@laltrosud.it
|
|
|
|
ORA PENSIAMO A NOI. Diamo forza alle nostre realtà produttive.
Dei prodotti che i cittadini meridionali acquistano, solo il 6% è made in Sud. Un consumo più consapevole potrebbe ribaltare il destino della nostra terra.
Ti invitiamo a comprare, dove è possibile, prodotti del nostro Sud o fare una vacanza nelle nostre bellissime regioni. Inviaci il tuo nome, costruiremo insieme, con orgoglio, un grande esercito di cittadini che, amando la propria comunità, scende in campo concretamente per difendere l'occupazione e la ricchezza di tutto il Mezzogiorno.
Inviaci la tua adesione a:
laltrosud@laltrosud.it
|
|
Intervista ad Antonio Gentile (presidente L'ALTRO SUD)
|
|
|
Membership: |
|
Latest:
WendellEmert |
|
New Today:
0 |
|
New Yesterday:
0 |
|
Overall:
50206 |
|
People Online: |
|
Visitors:
36 |
|
Members:
0 |
|
Total:
36 |
Online Now:
|
|
|
You must be logged in and have permission to create or edit a blog.
|
|
|
|
|
|
IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO
|
|
|
Location: BlogsL'ALTRO SUD |
|
Posted by: 242658@aruba.it |
20/10/2010 9.00 |
IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO
di Antonio Gentile
L'Ordine che è impegnato nella difesa della dignità delle popolazioni del Meridione d’Italia.
Tra le grandi milizie cattoliche, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è una delle più antiche e venerabili istituzioni cavalleresche.
LA STORIA
Il 29 ottobre dell'anno 312 d. C. l'Imperatore Costantino (306-337) sconfisse "ad Saxa Rubra" (presso Ponte Milvio in Roma) il rivale Massenzio, assicurandosi il comando supremo e indiscusso dell'intero Impero Romano. Come è noto, la sera precedente la battaglia aveva avuto la celeste visione della Croce luminosa con il motto "In Hoc Signo Vinces"; durante la notte, poi, ebbe il divino avvertimento di decorare i vessilli dei suoi soldati con la Croce. Costantino credette e fece apporre il simbolo cristiano sui vessilli - cui diede il nome di "Labarum", dal greco "Lapbyron", che significa bandiera della vittoria - con il monogramma di Cristo "XP". Egli stesso e i suoi figli fregiarono anche elmo, scudo, corazza e spada, e sul loro esempio altrettanto fecero i soldati con le armature.
Costantino inoltre affidò la custodia del labaro a 50 Cavalieri scelti della sua Corte.
Come insegna la tradizione niente affatto infondata, l'Imperatore volle ricordare il trionfo istituendo un ordine equestre e investendo egli stesso i primi cinquanta cavalieri. Nacque così la "Cavalleria Aurata Costantiniana" (aurata in virtù del collare d'oro finissimo che portavano i più alti dignitari), il più antico degli ordini cavallereschi; essa rappresenta il modello di ogni altra milizia posteriore nel suo classico significato .
Come stabiliscono gli Statuti, si propone la "glorificazione della Croce" e la "propagazione della Fede", soprattutto tramite attività di beneficenza e col sostegno alla Chiesa Cattolica.
Ciò è stato costantemente perseguito dai Cavalieri nei secoli, ed infatti numerose sono le speciali benemerenze acquisite nella difesa e nella propaganda della Fede, e i Sommi Pontefici hanno concesso molteplici attestati di benevolenza.
L'Ordine ha sempre saputo trovare una sua specifica funzione di servizio nelle varie epoche della storia della Chiesa, adattandosi, sotto la guida dei Gran Maestri, alle reali esigenze del divenire degli eventi.
Nei secoli dell'avanzata turca nei Balcani, ad esempio, i Cavalieri hanno dato la vita per difendere la religione e la società cristiana. In tempi recenti, invece, Cavalieri e Dame si sono prestati con grande generosità nell'attività assistenziale - impiegati sui treni-ospedale e all'interno dei nosocomi delle più grandi città - durante la Prima Guerra Mondiale a favore delle truppe in combattimento; poi durante la Seconda Guerra Mondiale hanno prestato servizio per i prigionieri affidatigli dalla Presidenza dell'Ufficio Prigionieri e Ricerche e servizi connessi della Croce Rossa Italiana; e ancora nella guerra del Kosovo hanno aiutato i fanciulli abbandonati.
Tramite il D.P.R. 30 marzo 1973 si è eretta in Ente morale l'"Associazione Nazionale dei Cavalieri Costantiniani", che esplica la sua attività attraverso il volontariato e la donazione di apparecchiature medico-scientifiche, ed inoltre fornisce mezzi di soccorso e sostegno ai malati ed alle popolazioni colpite da calamità naturali.
Oggi l'Ordine, oltre ad una intensa attività di volontariato, rivolge la sua attenzione, in maniera sempre maggiore, alle moderne tecniche di divulgazione attraverso l'uso dell'informazione.
Dopo essere appartenuto alla famiglia dei Comneni Imperatori dell'Impero Romano d'Oriente e quindi alla famiglia Farnese, Duchi di Parma e Piacenza, nel XVIII secolo il Gran Magistero dell'Ordine è stato ereditato dal Capo della Real Casa dei Borbone delle Due Sicilie.
Dopo l'ultimo Re delle Due Sicilie Francesco II, hanno ereditato la Suprema Dignità di Gran Maestro degli Ordini Dinastici: il fratello del Re S.A.R. il Conte di Caserta Alfonso di Borbone delle Due Sicilie (1841-1934); il figlio di quest'ultimo: S.A.R. il Principe Ferdinando Pio (1869-1960); il fratello di quest'ultimo: S.A.R. il Principe Ranieri (1883-1973) al quale è succeduto a sua volta il figlio S.A.R. il Principe Ferdinando di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie fino al giorno della sua morte avvenuta il 20 marzo 2008. Infine a Ferdinando è succeduto il suo legittimo erede, S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, attuale Capo della Real Casa e Duca di Castro, Gran Maestro dell'Ordine Costantiniano e degli altri Ordini Dinastici.
L'Ordine è formalmente riconosciuto dallo Stato italiano che, dal 1963, autorizza i cittadini italiani a fregiarsi delle decorazioni del medesimo ai sensi dell'art. 7 della Legge 178 del 3 marzo 1951. I cittadini italiani insigniti della Croce dell'Ordine possono far parte dell'Associazione Nazionale Italiana dei Cavalieri Costantiniani, eretta in Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 marzo 1973.
L'Ordine è potuto sopravvivere alla caduta del Regno delle Due Sicilie in quanto, come previsto dalla legge internazionale, un Ordine dinastico cavalleresco non è assegnato ad un territorio nazionale né alla presidenza di uno Stato sovrano, ma è attribuito alla persona del Capo di una dinastia reale, e vari decreti promulgati fra il 1734 e il 1861 rendono chiaro che il Gran Magistero dell'Ordine Costantiniano è inseparabile dalla supremazia della Real Casa delle Due Sicilie.
Oggi, l’Ordine che vede tra le sue file, come Cavalieri e Dame, importanti esponenti delle istituzioni nazionali ed internazionali, tra cui Capi di Governo e Ambasciatori, conferma il suo impegno nella difesa della Cristianità, della solidarietà e della dignità delle popolazioni del Meridione d’Italia.
|
|
Permalink |
Trackback |
Comments (9)
Add Comment
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By A.N.C.C on
20/10/2010 16.59 |
"La restituzione del mio non mi adesca; quando si perde un trono, poco importa il patrimonio. Se l'abbia l'usurpatore o il restituisca, nè quello mi strappa un lamento, nè questo un sorriso. Povero sono, come oggi tanti altri migliori di me; stimo più la dignità che la ricchezza." Francesco II<br><br>Onore al nostro popolo! |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By L. Gallo on
20/10/2010 17.31 |
La forza della fede, il coraggio di lottare. |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By Gli amici dell'Armata di Collemaggio on
20/10/2010 19.22 |
Finalmente! Dalla tradizione più profonda e dalla memoria storica un forte incitamento a ravvivare una cultura degna di estrema attenzione e considerazione, e che serva a porre in primo piano i valori che l'hanno creata e modellata dandole vitalità. Se siete puri troverete la strada del riscatto. |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By Alfonso Giordano on
21/10/2010 12.45 |
Ci sono valori che attraversano la storia diventando eterni, tocca agli uomini saggi far prevalere la virtù. Vedere questo sacro simbolo in un contesto così diverso mi risveglia una grande emozione e speranza. |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By Catello on
21/10/2010 16.45 |
E' stata una grande scoperta! Quali sono i requisiti per far parte di questo antico ordine?<br>Dateci altre notizie sulle loro attività |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By I saggi on
21/10/2010 18.52 |
Ora però è il momento della convergenza. |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By Aletta on
22/10/2010 17.16 |
Noi non perderemo nessuno istante per lasciar tranquilli gl'insidiosi e perfidi che ci vogliono tutti menare nella rovina . No! Noi non ci assoggetteremo alle loro volontà, ma rivendicheremo la libertà delle nostre leggi, dei nostri costumi, della nostra religione. Il Cielo benedica le vostre azioni. |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By Tosca on
22/10/2010 21.24 |
Quando sapranno da dove vengono ritroveranno la strada della luce. Nella Tradizione c'è il palpito originale di un popolo che non rinuncerà mai al proprio destino eterno.... la via della libertà. |
|
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO |
By Guillamat on
23/10/2010 12.26 |
Attraversiamo i secoli con la determinazione di sempre, gli eletti faranno giustizia di ogni sopraffazione e indicheranno la strada del riscatto |
|
|
|
|
|
Ti riconosci solo nel Sud del sottosviluppo, della criminalità organizzata, del degrado socio-ambientale e degli atteggiamenti incivili?
NOI NO!
Noi c'identifichiamo nel Sud della gente onesta, operosa, intelligente, che è la maggioranza della popolazione meridionale.
Noi crediamo nel Sud della legalità, della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico.
Noi sappiamo che il Sud è stato tra i principali protagonisti della storia e della civiltà mediterranea ed europea.
PER DARE VOCE A QUEST'ALTRO SUD SCENDIAMO IN CAMPO!
|
|
Morti per la LEGALITA'. Morti per la LIBERTA'. Morti per UN ALTRO SUD.
|
|
|