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L’Altro Sud is a cultural-political movement which is inspired  by European Regionalism. The South of Italy (Two Sicilies) is an ancient and authoritative nation with about eight centuries of common history. The purpose of this organization is to contribute, with other European territories, at the construction of a Europe of the Peoples and of the Cultures. Defend the interests of the Southern Italian Regions in a Europe of the solidarity and identity.

 

 

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L'Altro Sud riporta Le Due Sicilie in Europa (vedi il filmato)

I"l nostro è un Paese in pezzi. Ripeterlo fa paura, ma non è detto che sia un male" . Un libro infuocato, che irrompe con forza nel dibattito politico e tratteggia scrupolosamente gli scenari di un futuro che non è mai stato così prossimo.

 

 

 

   
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di Lerro Giorgio

 

 

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Fermiamo lo scempio in Basilicata dove si potrebbe destinare fino al 70% del territorio regionale allo sfruttamento petrolifero. Serve una mobilitazione permanente delle popolazioni meridionali contro questa violenza dello stato italiano che continua a considerare il Mezzogiorno solo una colonia da spremere e che ha consegnato i nostri territori alle compagnie petrolifere

 ORA E' TEMPO DI REAGIRE!

   
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Video "Un Altro Sud c'è". Rassegna di immagini del Sud stereotipato della criminalità e del degrado contrapposto al Sud positivo, della gente perbene, degli eroi, della cultura, dell'arte, della Storia di un popolo che è stato Nazione per otto secoli.

   
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Nicola Perrini, ingegnere, docente di elettronica con numerose esperienze professionali - in particolare nel campo delle Energie Rinnovabili e dell'impiantistica industriale - è attualmente Coordinatore Nazionale de L'Altro Sud-UDS. Meridionalista doc, è autore stimatissimo di numerosi contributi sulla Questione Meridionale e sulle nuove opportunità di sviluppo del Mezzogiorno. 

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 IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    
Location: BlogsL'ALTRO SUD    
Posted by: 242658@aruba.it 20/10/2010 9.00

IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO

di Antonio Gentile 

L'Ordine che è impegnato nella difesa della dignità delle popolazioni del Meridione d’Italia.    

Tra le grandi milizie cattoliche, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è una delle più antiche e venerabili istituzioni cavalleresche.
LA STORIA
Il 29 ottobre dell'anno 312 d. C. l'Imperatore Costantino (306-337) sconfisse "ad Saxa Rubra" (presso Ponte Milvio in Roma) il rivale Massenzio, assicurandosi il comando supremo e indiscusso dell'intero Impero Romano. Come è noto, la sera precedente la battaglia aveva avuto la celeste visione della Croce luminosa con il motto "In Hoc Signo Vinces"; durante la notte, poi, ebbe il divino avvertimento di decorare i vessilli dei suoi soldati con la Croce. Costantino credette e fece apporre il simbolo cristiano sui vessilli - cui diede il nome di "Labarum", dal greco "Lapbyron", che significa bandiera della vittoria - con il monogramma di Cristo "XP". Egli stesso e i suoi figli fregiarono anche elmo, scudo, corazza e spada, e sul loro esempio altrettanto fecero i soldati con le armature.
Costantino inoltre affidò la custodia del labaro a 50 Cavalieri scelti della sua Corte.
Come insegna la tradizione niente affatto infondata, l'Imperatore volle ricordare il trionfo istituendo un ordine equestre e investendo egli stesso i primi cinquanta cavalieri. Nacque così la "Cavalleria Aurata Costantiniana" (aurata in virtù del collare d'oro finissimo che portavano i più alti dignitari), il più antico degli ordini cavallereschi; essa rappresenta il modello di ogni altra milizia posteriore nel suo classico significato .
Come stabiliscono gli Statuti, si propone la "glorificazione della Croce" e la "propagazione della Fede", soprattutto tramite attività di beneficenza e col sostegno alla Chiesa Cattolica.
Ciò è stato costantemente perseguito dai Cavalieri nei secoli, ed infatti numerose sono le speciali benemerenze acquisite nella difesa e nella propaganda della Fede, e i Sommi Pontefici hanno concesso molteplici attestati di benevolenza.
L'Ordine ha sempre saputo trovare una sua specifica funzione di servizio nelle varie epoche della storia della Chiesa, adattandosi, sotto la guida dei Gran Maestri, alle reali esigenze del divenire degli eventi.
Nei secoli dell'avanzata turca nei Balcani, ad esempio, i Cavalieri hanno dato la vita per difendere la religione e la società cristiana. In tempi recenti, invece, Cavalieri e Dame si sono prestati con grande generosità nell'attività assistenziale - impiegati sui treni-ospedale e all'interno dei nosocomi delle più grandi città - durante la Prima Guerra Mondiale a favore delle truppe in combattimento; poi durante la Seconda Guerra Mondiale hanno prestato servizio per i prigionieri affidatigli dalla Presidenza dell'Ufficio Prigionieri e Ricerche e servizi connessi della Croce Rossa Italiana; e ancora nella guerra del Kosovo hanno aiutato i fanciulli abbandonati.
Tramite il D.P.R. 30 marzo 1973 si è eretta in Ente morale l'"Associazione Nazionale dei Cavalieri Costantiniani", che esplica la sua attività attraverso il volontariato e la donazione di apparecchiature medico-scientifiche, ed inoltre fornisce mezzi di soccorso e sostegno ai malati ed alle popolazioni colpite da calamità naturali.
Oggi l'Ordine, oltre ad una intensa attività di volontariato, rivolge la sua attenzione, in maniera sempre maggiore, alle moderne tecniche di divulgazione attraverso l'uso dell'informazione.
Dopo essere appartenuto alla famiglia dei Comneni Imperatori dell'Impero Romano d'Oriente e quindi alla famiglia Farnese, Duchi di Parma e Piacenza, nel XVIII secolo il Gran Magistero dell'Ordine è stato ereditato dal Capo della Real Casa dei Borbone delle Due Sicilie.
Dopo l'ultimo Re delle Due Sicilie Francesco II, hanno ereditato la Suprema Dignità di Gran Maestro degli Ordini Dinastici: il fratello del Re S.A.R. il Conte di Caserta Alfonso di Borbone delle Due Sicilie (1841-1934); il figlio di quest'ultimo: S.A.R. il Principe Ferdinando Pio (1869-1960); il fratello di quest'ultimo: S.A.R. il Principe Ranieri (1883-1973) al quale è succeduto a sua volta il figlio S.A.R. il Principe Ferdinando di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie fino al giorno della sua morte avvenuta il 20 marzo 2008. Infine a Ferdinando è succeduto il suo legittimo erede, S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, attuale Capo della Real Casa e Duca di Castro, Gran Maestro dell'Ordine Costantiniano e degli altri Ordini Dinastici.
L'Ordine è formalmente riconosciuto dallo Stato italiano che, dal 1963, autorizza i cittadini italiani a fregiarsi delle decorazioni del medesimo ai sensi dell'art. 7 della Legge 178 del 3 marzo 1951. I cittadini italiani insigniti della Croce dell'Ordine possono far parte dell'Associazione Nazionale Italiana dei Cavalieri Costantiniani, eretta in Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 marzo 1973.
L'Ordine è potuto sopravvivere alla caduta del Regno delle Due Sicilie in quanto, come previsto dalla legge internazionale, un Ordine dinastico cavalleresco non è assegnato ad un territorio nazionale né alla presidenza di uno Stato sovrano, ma è attribuito alla persona del Capo di una dinastia reale, e vari decreti promulgati fra il 1734 e il 1861 rendono chiaro che il Gran Magistero dell'Ordine Costantiniano è inseparabile dalla supremazia della Real Casa delle Due Sicilie.
Oggi, l’Ordine che vede tra le sue file, come Cavalieri e Dame, importanti esponenti delle istituzioni nazionali ed internazionali, tra cui Capi di Governo e Ambasciatori, conferma il suo impegno nella difesa della Cristianità, della solidarietà e della dignità delle popolazioni del Meridione d’Italia.
    
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Comments (9)   Add Comment
Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By A.N.C.C on 20/10/2010 16.59
"La restituzione del mio non mi adesca; quando si perde un trono, poco importa il patrimonio. Se l'abbia l'usurpatore o il restituisca, nè quello mi strappa un lamento, nè questo un sorriso. Povero sono, come oggi tanti altri migliori di me; stimo più la dignità che la ricchezza." Francesco II<br><br>Onore al nostro popolo!

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By L. Gallo on 20/10/2010 17.31
La forza della fede, il coraggio di lottare.

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By Gli amici dell'Armata di Collemaggio on 20/10/2010 19.22
Finalmente! Dalla tradizione più profonda e dalla memoria storica un forte incitamento a ravvivare una cultura degna di estrema attenzione e considerazione, e che serva a porre in primo piano i valori che l'hanno creata e modellata dandole vitalità. Se siete puri troverete la strada del riscatto.

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By Alfonso Giordano on 21/10/2010 12.45
Ci sono valori che attraversano la storia diventando eterni, tocca agli uomini saggi far prevalere la virtù. Vedere questo sacro simbolo in un contesto così diverso mi risveglia una grande emozione e speranza.

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By Catello on 21/10/2010 16.45
E' stata una grande scoperta! Quali sono i requisiti per far parte di questo antico ordine?<br>Dateci altre notizie sulle loro attività

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By I saggi on 21/10/2010 18.52
Ora però è il momento della convergenza.

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By Aletta on 22/10/2010 17.16
Noi non perderemo nessuno istante per lasciar tranquilli gl'insidiosi e perfidi che ci vogliono tutti menare nella rovina . No! Noi non ci assoggetteremo alle loro volontà, ma rivendicheremo la libertà delle nostre leggi, dei nostri costumi, della nostra religione. Il Cielo benedica le vostre azioni.

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By Tosca on 22/10/2010 21.24
Quando sapranno da dove vengono ritroveranno la strada della luce. Nella Tradizione c'è il palpito originale di un popolo che non rinuncerà mai al proprio destino eterno.... la via della libertà.

Re: IL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO SI SAN GIORGIO    By Guillamat on 23/10/2010 12.26
Attraversiamo i secoli con la determinazione di sempre, gli eletti faranno giustizia di ogni sopraffazione e indicheranno la strada del riscatto


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