Tuesday, October 15, 2024   ::  
 Info utenti    

Per scrivere su quest forum bisogna essere registrati. La registrazione può essere effettuata cliccando sul pulsante "Registrazione" in alto, con il quale si potrà scegliere un nome utente ed una password d'accesso che dovranno essere usate per il "Login" nei successivi collegamenti.

L'unica regola è la buona educazione.

Possono essere inviate richieste di attivazione di nuove discussioni all'indirizzo e mail laltrosud@laltrosud.it

   
 Print   
 Forum    
SearchForum Home
     
  Discussioni  Generale  Radici storiche...
 Radici storiche e futuro possibile
 
 6/25/2008 2:18:50 PM
User is offlineBosco
3 posts


Radici storiche e futuro possibile

 

Riporto la lettera aperta di Mino Errico. Cosa ne pensate?

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Cari amici de laltrosud

                                 la vostra iniziativa, pur lodevole nelle intenzioni, poggia sul vento. Non ha radici storiche, senza di esse non si costruisce alcun futuro.

Non si tratta si restaurare la monarchia borbonica con cui la storia ha già fatto i conti. Solamente di ristabilire la verità storica. Con la guerra civile postunitaria e centomila morti – secondo le stime più prudenti – noi siamo divenuti di fatto un popolo sconfitto. Come tutti i popoli sconfitti, per sottometterci ci hanno sottratto anche la memoria di ciò che eravamo, cancellando insieme al nostro passato anche un possibile futuro. Ma le ingiurie del tempo non durano in eterno e come scriveva Euripide in un frammento: “Il tempo dirà tutto alla posterità. E’ un chiacchierone, e per parlare non ha bisogno di essere interrogato.”.

Molti si sono messi in ascolto delle verità seppellite per mano dei vincitori. Grazie alla rete, le gerarchie sulla circolazione delle notizie sono state azzerate. Bastano pochi euro e spesso neanche uno per scambiarsi documenti, idee, senza le mediazioni di accademie e di soloni interessati a mantenere coperte certe storie scomode.

Voi parlate di radici. Ma si puo' fondare un futuro su un passato negato? Scrive Nicola Zitara:

“Siamo stati un grande popolo, abbiamo una grande storia. Non c'era alcun bisogno che arrivasse Garibaldi per insegnarci la libertà, sapevamo difenderla per antiche virtù, l'avevamo difesa in cento passaggi della storia. Siamo stati grandi quanto gli altri, qualche volta più degli altri. Siamo stati civili quanto gli altri, qualche volta più degli altri.

Il nostro passato non è lontano millenni, come si racconta, ma solo centocinquant'anni. E' necessario che la coltre di bugie che circonda la nostra identità collettiva sia fugata. La consapevolezza del passato ci aprirà gli occhi e ci permetterà di guardare al futuro.”

Io abito in padania e vi posso assicurare che le menate leghiste poggiano su solide fondamenta – al di là delle ampolle d'acqua del Po – che si possono condensare in una parola unica: benessere. Vogliono continuare a garantirselo, a tutti i costi, anche inventandosi una storia e una nazione assolutamente inesistenti.

Noi una storia ce l'abbiamo, Napoli era una grande capitale, il Sud stava marciando con un suo passo verso la modernità e questo viaggio fu interrotto al suono dei plotoni d'esecuzione e con falsi plebisciti.

Oggi siamo ad un bivio: o ci riappropriamo delle nostre radici e guardiamo senza complessi di inferiorità al futuro o rischiamo di precipitare in un abisso che potrebbe tingersi di foschi colori sudamericani.

Per finire voglio riportare le parole dell'ingegnere Bruno Cutrì, un calabrese che è riuscito a vedere l'altra faccia della luna grazie agli scritti di Nicola Zitara che gliel'hanno mostrata.

"Li chiamano Migranti di Successo e li mostrano nelle vetrine risorgimentali ed istituzionali, ma nascondono accuratamente quelli che – dai tanti nomi oscuri – hanno realizzato il loro Successo e della prole loro famelica e sprezzante.

Per acquietare la coscienza convengono da Roma cialtrona a rappresentare, nei teatrini locali e con i soldi pubblici, le lacrimevoli vicende dei Migranti senza successo e senza storia, inebriandosi di mandolino e peperoncino, in fuga codarda, orfani colpevoli della Cultura originaria che hanno tradito."

RdS, 15 Giugno 2008

 6/25/2008 10:03:38 PM
User is offlinel'Altro Sud
3 posts


Re: Radici storiche e futuro possibile
 Modified By l'Altro Sud  on 6/25/2008 11:20:33 PM)

Caro Bosco,

una risposta completa alla lettera di Mino Errico l'ha data Antonio Gentile ed è contenuta nella pagina "Filo Diretto" di questo sito. Sintetizzando, noi non rinneghiamo la storia ma a partire da quella e dall'identità meridionale, da valorizzare, vogliamo, anzi dobbiamo guardare al futuro. Abbiamo l'obbligo, prima di tutto, di creare uno strumento di partecipazione politica che sia centro di elaborazione di idee e progetti per un futuro migliore per le generazioni di meridionali presenti e future.

Dovendoci inoltre confrontare con la sfida del consenso, non possiamo solo rivendicare o insorgere ma dobbiamo proporre, dobbiamo diventare per la nostra gente una speranza e non ci riusciremmo raccontandogli solo le verità storiche ma, costruendo, consapevoli di ciò che è stato, di quanto il nostro popolo ha subito ed anche delle nostre responsabilità un'alternativa valida fatta di tanta concretezza.

Il nostro è comunque un movimento politico - culturale, che prima ancora dell'azione politica in senso stretto si pone obiettivi di socializzazione ed educazione politica ed è in tale contesto che gli aspetti storico - culturali non possono non avere peso. L'identità ( in gran parte perduta ) della nostra gente si ricostruisce, senza dubbio, a partire dalla conoscenza del suo passato.

 6/27/2008 4:54:37 PM
User is offlineBosco
3 posts


Re: Radici storiche e futuro possibile

Mi fa piacere che ci sia una volontà di ricostruire l'identità della nostra gente riscoprendo il passato. Ma a questo punto devo chiedervi di utilizzare le parole appropriate, perchè espressioni come "mezzogiorno", "meridione", "sud", non vanno esattamente nella direzione dell'identità...

Sono espressioni geografiche inventate dai nostri colonizzatori per annullare l'identià e la storia del nostro popolo. Noi non siamo "meridionali", noi siamo Napolitani, o Siciliani, o al limite Duosiciliani.

Questo dobbiamo mettrci in testa. Altrimenti non ci sarà mai alcun tipo di rinascita.

 6/27/2008 10:26:13 PM
User is offlineGaetano
5 posts


Re: Radici storiche e futuro possibile

 Boscoha scritto

Mi fa piacere che ci sia una volontà di ricostruire l'identità della nostra gente riscoprendo il passato. Ma a questo punto devo chiedervi di utilizzare le parole appropriate, perchè espressioni come "mezzogiorno", "meridione", "sud", non vanno esattamente nella direzione dell'identità...

Sono espressioni geografiche inventate dai nostri colonizzatori per annullare l'identià e la storia del nostro popolo. Noi non siamo "meridionali", noi siamo Napolitani, o Siciliani, o al limite Duosiciliani.

Questo dobbiamo mettrci in testa. Altrimenti non ci sarà mai alcun tipo di rinascita.

Al di la di quello che la Storia ci ha consegnato e di come vogliamo chiamarci dobbiamo far diventare il nostro territorio centro del Mediterraneo, ritornare protagonisti nei traffici mondiali, nei rapporti culturali, rifiorire e tornare modello per intere civiltà, come già siamo stati capaci di fare. Tutti noi che abbiamo a cuore la nostra terra, la nostra gente e la nostra Storia dovremmo operare in questa comune direzione.

  Discussioni  Generale  Radici storiche...
   
SearchSearch  Forum HomeForum Home    Print   
Home :: Il Manifesto e le Nostre Idee :: Origini della Secessione Italiana :: Manifesto EFA per le elezioni europee 2019 :: L'identità meridionale :: I nostri impegni per il Sud :: La bustina suddista :: Comunicati stampa :: Video :: l'Altro Sud e l'Ambiente :: Hanno detto di Napoli :: Eventi ed Appuntamenti :: Forum :: Archivio Documenti :: Organizzazione e Contatti :: Tesseramento e Statuto :: Sostienici :: Elezioni Regionali 2010 - Comunali 2011 :: Elezioni Amministrative 2009
Copyright (c) 2007    ::   Terms Of Use